Ascea: da Parmenide a Aristotele. Eleatica nelle parole di Gianni Casertano e Livio Rossetti
| di Giuseppe GalatoAnche quest’anno Eleatica è giunta al termine.
Una sesta edizione ricca di spunti che, partendo da Parmenide, ha ripercorso grazie alle lezioni di Giovanni Casertano, professore ordinario di Storia della Filosofia Antica presso l’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’, il pensiero del filosofo eleatico “padre” degli asceoti fino ad Aristotele passando per Protagora, Gorgia e Zenone, altro “asceota” elettivo, conosciuto nel mondo grazie alle sue tesi sulla negazione del movimento.
Nelle tre lezioni Casertano, discostandosi dalla mera analisi del pensiero parmenideo e puntando su come il pensiero del filosofo eleatico si è protratto nel tempo fino ad Aristotele, ha esposto come questo ha portato alla nascita di due approcci: “due posizioni probabilmente lontane”, ci spiega Casertano, “quella di Platone e quella dei Sofisti. Da un lato l’approccio di Platone, con il suo puntare su un interrogarsi costante; dall’altro quello dei Sofisti, di questi così definiti mestatori del linguaggio. Un linguaggio fatto di cavilli in modo da impedire all’interlocutore di poter controbattere. Un uso del linguaggio scioccante creato per ammaliare l’interlocutore senza portarlo ad una vera comprensione”.
La sesta edizione di Eleatica si è aperta con una pungente osservazione di Livio Rossetti, già professore di Storia della Filosofia Antica presso l’Università di Perugia e direttore scientifico del progetto: “Se a Firenze decidessero di intitolare un boschetto alla Selva Oscura di Dante, i turisti ci si fionderebbero a palate. Negli scavi di Velia campeggiano una strada e una porta che ritroviamo descritti con apprezzabile precisione da Parmenide nel suo poema filosofico, per cui ci aspetteremmo che le guide ce lo facessero notare sistematicamente. Ma capita che lo facciano?”.
Cos’è Eleatica?
“Eleatica – spiega Livio Rossetti – è un festival di filosofia che muove intellettuali di tutto il mondo che conoscono la scuola Eleatica. I suoi punti di forza sono due: da un lato abbiamo la parte scientifica, la quale consiste in una serie di lezioni di altissimo livello; dall’altro abbiamo la consegna della cittadinanza onoraria dell’antica città di Elea a studiosi di tutto il mondo che si sono distinti per gli studi su Parmenide e sulla scuola Eleatica. Un riconoscimento che non pochi studiosi giovani e meno giovani sognano di poter ricevere anche loro, prima o poi, per cui è come se stessero facendo la fila per diventare concittadini di Parmenide e Zenone”.
Un modo per portare un po’ del pensiero Eleatico in tutto il mondo.
“Quest’anno – continua Rossetti – la cittadinanza onoraria è stata conferita a M. Laura Gemelli Marciano, della Universität Zürich, e Alexander Mourelatos, della University of Texas at Austin, nella cornice dell’Agorà dell’antica Elea, dove una volta si svolgevano le assemblee cittadine. Un posto che da 2400 anni non svolge più questa funzione istituzionale e che noi, con questo conferimento, abbiamo fatto rivivere. È un’emozione indescrivibile”.
Ma cos’è la filosofia e perché le persone dovrebbero approcciarsi ad essa?
“L’esperienza di costruire un ragionamento, di capire, di arrivare con i propri mezzi a spiegare e spiegarsi qualcosa, è gratificante”, ci spiega Livio Rossetti. “È anche un potente fattore di autostima, perché io sono meno pedina se penso. Posso reagire alla massificazione”.
Per Giovanni Casertano la filosofia è “ciò che serve per capire il mondo in un processo per comprendere il mondo e te stesso. La filosofia è sia ciò che è, che il fine. È ciò che serve per capire e orientarsi nel mondo e riuscire, tramite essa, a crearsi una posizione autonoma. È un modo per sviluppare occhio critico e capire ciò che c’è dentro di noi”.
Qual è lo stato attuale della filosofia?
“Da anni c’è una crescente attenzione per la filosofia”, continua Rossetti. “Nascono festival (si prenda ad esempio il Festival della Filosofia di Modena che vanta oltre 150mila presenze), caffè filosofici dove al piacere del fare salotto si unisce quello della conversazione, si inizia a studiare la filosofia addirittura alle scuole elementari e nelle carceri.”.
Il prossimo appuntamento con la filosofia ad Ascea è dal 27 al 29 maggio in occasione del “The Parmenideum at Elea”.
ARTICOLI CORRELATI
Le Pietre della memoria: parole eleatiche incise nel tempo
Eleatica 2011: “Da Parmenide di Elea al Parmenide di Platone”
Terminata la prima giornata di Eleatica
Parmenide e Zenone rivivono in una Velia abbandonata dalle istituzioni
Chiusa la IV edizione di Eleatica
©Riproduzione riservata