Fisciano, nelle chat degli studenti si parlava dell’albero «pericoloso» già da mesi

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Fisciano, nelle chat degli studenti si parlava dell’albero «pericoloso» già da mesi

Attimi di terrore ieri all’Università di Salerno, dove un grosso pino è crollato improvvisamente nei pressi dell’edificio E2 del campus di Fisciano, travolgendo cinque persone, tra cui tre studenti. Una delle vittime più gravi è un 25enne di Eboli, attualmente ricoverato in Rianimazione presso l’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno.

L’incidente è avvenuto in un momento di pausa durante i corsi di formazione per il sostegno didattico agli alunni con disabilità, che coinvolgono oltre duemila partecipanti. Arianna, una corsista presente sul posto, racconta: «È stata una terribile coincidenza. Se fosse successo qualche minuto prima, quando la zona era più affollata, avrebbe potuto essere una strage».

Il racconto drammatico dei soccorsi

Il pino, descritto come il più alto e imponente del campus, si trovava lungo il percorso che collega le aule alla mensa universitaria, un tratto obbligato per molti studenti. Arianna, madre di una bambina, ricorda con emozione di essere passata sotto l’albero pochi minuti prima del crollo. «Uno dei miei colleghi, tra i primi a intervenire, ha visto l’albero crollare davanti ai suoi occhi. La scena era straziante: uno dei feriti era svenuto con il bacino deformato, un altro aveva un orecchio tagliato e diverse fratture, mentre il terzo non riusciva a vedere a causa di un trauma cranico».

Particolarmente drammatico è il caso di uno degli studenti coinvolti, che si trovava al suo primo giorno di corso. Era stato ammesso solo di recente grazie allo scorrimento delle graduatorie.

Un pericolo già segnalato

L’incidente ha riacceso il dibattito sulla sicurezza all’interno del campus. «Da mesi nelle nostre chat circolavano foto di quell’albero, che appariva inclinato in modo anomalo», rivela Arianna. La percezione del rischio era già alta, ma nulla è stato fatto per intervenire.

Il vento forte che ha caratterizzato la giornata di ieri potrebbe aver contribuito al crollo, ma le condizioni precarie dell’albero erano note da tempo. La zona, abitualmente molto frequentata anche durante la settimana, è stata sequestrata dalle autorità, mentre le lezioni sono state sospese per consentire i rilievi e garantire la sicurezza degli studenti.

I precedenti in Campania

La caduta di alberi in Campania ha purtroppo una tragica storia alle spalle. Nel 2013, a Napoli, Cristina Alongi, madre di una bambina di 8 anni, perse la vita quando un pino si abbatté sulla sua auto. Nel 2011, ad Arco Felice, un uomo di 64 anni fu schiacciato da un altro pino mentre aspettava la moglie in macchina.

Questi episodi sottolineano l’importanza di una manutenzione accurata del verde pubblico e delle infrastrutture. «È necessaria una maggiore attenzione», conclude Arianna, «non solo per gli alberi, ma per tutto il campus. Solo pochi giorni fa, il vento ha fatto volare pezzi di lamiera da alcune aree di cantiere».

L’incidente di ieri è un richiamo doloroso alla necessità di prevenzione, affinché tragedie simili possano essere evitate in futuro.

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