Fisciano, protestano gli studenti dell’Università di Salerno: «Basta tagli, spazi insicuri»

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Fisciano, protestano gli studenti dell’Università di Salerno: «Basta tagli, spazi insicuri»

“Basta tagli, spazi insicuri”. Con queste parole, scritte su uno striscione esposto all’interno del campus universitario di Fisciano, gli studenti dell’Università di Salerno hanno espresso il loro dissenso questa mattina, pochi giorni dopo il tragico crollo di un grosso pino di 15 metri.

L’incidente, avvenuto sabato scorso, ha causato il ferimento di cinque persone, tre delle quali sono ancora ricoverate in ospedale. Una di loro versa in gravi condizioni. L’albero, che si è abbattuto nei pressi dell’edificio di Ingegneria, ha portato alla chiusura dell’area, ora posta sotto sequestro. Sul luogo del crollo, l’imponente arbusto giace ancora sul viale, simbolo di un evento che ha sollevato interrogativi sulla sicurezza degli spazi universitari.

Questa mattina, gli studenti si sono riuniti nei pressi dell’area transennata per denunciare pubblicamente le condizioni precarie del campus. Hanno inoltre diffuso un volantino che sintetizza le loro rivendicazioni:

Sabato al campus di Fisciano, cinque persone sono rimaste ferite, tra cui una gravemente, in seguito alla caduta di un pino alto 15 metri. Già in passato si erano sfiorate tragedie a causa di diversi crolli di soffitti e di ripetuti allagamenti delle strutture, decadenti dopo tanti anni di mancata manutenzione. Questa situazione è il frutto di tagli strutturali all’università, voluti da governi sia di centrosinistra che di centrodestra, e dell’esternalizzazione dei servizi necessari per la messa in sicurezza dei nostri luoghi di studio. Purtroppo, non potrà che peggiorare con la pesante finanziaria della Meloni. Non si può parlare di un semplice incidente: il rischio che l’albero cadesse era da tempo evidente. UNISA evidentemente non presta sufficiente cura alla manutenzione, esponendo studenti e lavoratori a rischi gravissimi. Quanto accaduto sabato non deve ripetersi. Vogliamo che i nostri spazi siano finalmente messi in sicurezza.

Gli studenti hanno annunciato un corteo davanti al rettorato, criticando aspramente la nota ufficiale dell’ateneo, che ritengono una deresponsabilizzazione inaccettabile. «Chiediamo interventi immediati, non vogliamo altre tragedie sfiorate o consumate» hanno dichiarato i rappresentanti del movimento studentesco.

La vicenda ha acceso il dibattito anche a livello politico, con molte forze che chiedono chiarezza sulla gestione della manutenzione nel campus e risposte concrete per garantire la sicurezza di studenti e personale.

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