FlixBus si consolida in Campania e punta sui piccoli centri per supportare lo sviluppo di un turismo sostenibile sul territorio

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FlixBus si consolida in Campania e punta sui piccoli centri per supportare lo sviluppo di un turismo sostenibile sul territorio

Salgono a 33 le destinazioni campane in vendita sui canali FlixBus: 17 hanno meno di 20.000 abitanti. La promozione del patrimonio locale passa anche da un servizio efficace di mobilità collettiva. Con l’accordo tra FlixBus e Infante, nove località del Basso Cilento sono ora raggiungibili dalle altre regioni. La sinergia fra realtà globali e locali si conferma strategica per la valorizzazione del territorio.

FlixBus continua ad ampliare i collegamenti interregionali con la Campania, potenziando le rotte operative con Napoli, Salerno, Caserta, Avellino e Benevento e integrando nella propria rete, per la prima volta, alcune località di piccole dimensioni situate in aree di importanza strategica per il turismo e per l’economia della regione.

Dal sito e dall’app FlixBus, nonché presso i rivenditori fisici in tutta Italia, si possono prenotare viaggi per 33 destinazioni in Campania, raggiungibili con un solo biglietto, anche di notte. Di queste, ben 17 hanno meno di 20.000 abitanti, un dato in cui si riflette l’attenzione di FlixBus per i piccoli centri e la volontà di supportare lo sviluppo di un turismo più sostenibile anche nelle aree meno collegate.

«Crediamo in una nuova idea di viaggio, fondata sull’attenzione agli aspetti ambientali e capace di esaltare le ricchezze e la varietà del territorio. Potenziando i servizi di mobilità collettiva nelle aree di maggiore richiamo per il turismo, soprattutto quelle difficilmente raggiungibili senza ricorrere all’auto, vogliamo contribuire all’affermazione di questo nuovo approccio virtuoso al viaggio e alla vacanza. Inoltre, facilitando l’accesso ai piccoli centri campani, vogliamo contribuire ad ampliare il ventaglio delle esperienze a disposizione di chi arriva dalle altre regioni per valorizzare al meglio il territorio e tutte le sue sfaccettature, con l’obiettivo finale di creare nuove opportunità per il turismo e, quindi, per le economie locali», ha affermato Andrea Incondi, Managing Director di FlixBus Italia.

Nell’ambito di questa visione rientra l’accordo con Infante, azienda cilentana attiva da quasi cent’anni nel settore del trasporto persone. Grazie a questa collaborazione, si potranno raggiungere da svariate città in Italia e anche in Europa, con un solo biglietto, sette località del Basso Cilento: Palinuro, Marina di Camerota, Acciaroli, Santa Maria di Castellabate, Agnone, Montecorice e Celle di Bulgheria.

L’accordo, basato sulla pianificazione strategica delle coincidenze fra la rete europea di FlixBus e quella regionale di Infante, con la creazione di hub di interscambio a Napoli e Salerno, consentirà di accedere al Basso Cilento senza mai ricorrere all’auto. Nell’iniziativa si riflette così il ruolo centrale delle sinergie fra operatori globali e locali nella promozione del territorio alla luce della nuova sensibilità ambientale.

In linea con la volontà di supportare l’affermazione di un approccio più sostenibile al viaggio, negli anni FlixBus ha rafforzato i collegamenti anche con altre aree strategiche per il turismo in Campania, come la Penisola Sorrentina: qui la società ha aumentato la frequenza delle corse fra Roma e Sorrento, e ha collegato poi anche Castellammare di Stabia, Vico Equense, Meta, Piano di Sorrento e Sant’Agnello. Parallelamente, sono state potenziate le connessioni con altri importanti presidi turistici della regione, da Pompei a Paestum a Caserta, oltre ovviamente a Napoli, oggi raggiungibile da circa 200 città.

Una nuova esigenza di autenticità si affaccia nel post-pandemia: FlixBus risponde con itinerari nuovi 

Secondo lo studio Cosa ci spinge a viaggiare, realizzato per conto di FlixBus dalla società di ricerche Squadrati, nell’era della ripartenza post-pandemia sempre più viaggiatori manifestano un bisogno di esperienze autentiche in vacanza. Ciò è testimoniato dall’ascesa dei viaggi “formativi” «per scoprire luoghi e città con gli occhi dell’esploratore, non del turista» (scelti dal 33% delle persone intervistate, contro il 26% del pre-Covid) e dal desiderio di «vivere un’esperienza di arricchimento, di crescita personale» (manifestato dal 41% degli intervistati, contro il 31% del pre-Covid).

L’affermazione di un modello nuovo di viaggiatore, fondato sull’apertura all’esperienza immersiva di una comunità e quindi di una nuova autenticità, motiva la ricerca di itinerari meno battuti, a cui anche gli operatori possono rispondere attivamente promuovendo destinazioni più insolite e meno note, con la possibilità di creare benefici per le realtà locali a livello di indotto turistico.

In Campania, FlixBus ha voluto dare seguito a questa esigenza rafforzando le tratte con l’entroterra: tra le località che beneficiano di questa iniziativa, si possono citare Benevento, resa un nodo strategico soprattutto sulle rotte operative fra Lazio e Puglia e interessata dall’accordo con l’Associazione Europea delle Vie Francigene, e altri luoghi di interesse come i comuni di Polla e Sicignano degli Alburni.

Veicolando i visitatori verso l’entroterra campano, oltre che lungo la più battuta costa tirrenica, FlixBus intende contribuire anche alla deconcentrazione dei flussi turistici, sempre in linea con la visione di un sistema turistico più sostenibile, capace di creare valore aggiunto per la regione e le comunità che la abitano, in antitesi con la filosofia del “mordi e fuggi” e in contrasto ai rischi dell’overtourism.

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