Fondi Pnrr: «Oltre 72 milioni alla Campania per la valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale»
| di RedazioneAmmonta a 72,5 milioni di euro il valore complessivo delle risorse destinate alla Campania in seguito al riparto finanziario del Ministero della Cultura a proposito dell’Investimento 2.2 “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale” del Pnrr per finanziare interventi di recupero di insediamenti agricoli, fabbricati, manufatti e fabbricati rurali storici, colture agricole di interesse storico ed elementi tipici dell’architettura e del paesaggio rurale. «Un’opportunità importante per le aree interne del Cilento e del Vallo di Diano che potranno beneficiare già in partenza di un punteggio maggiore rispetto a altri comuni», dichiarano il presidente della Commissione aree interne Michele Cammarano e la senatrice Felicia Gaudiano.
«Il Pnrr rappresenta una opportunità straordinaria per il nostro territorio – dice la senatrice del Movimento 5 stelle Felicia Gaudiano -. Gli oltre 72,5 mln di euro destinati agli interventi di conservazione e valorizzazione degli edifici storici rurali e del paesaggio rurale hanno un valore fondamentale in una terra di grande storia come la Campania: gli interventi che potranno essere finanziati avranno un riscontro importante dal punto di vista territoriale e culturale e turistico».
«Alla luce delle condizioni di partecipazione previste dal bando regionale, inoltre, si prefigura un’importante opportunità per le aree interne della Provincia di Salerno. – evidenzia Michele Cammarano – Elementi di premialità importanti sono previsti per i progetti presentati da territori che rientrano nelle aree interne della Snai, ma anche da territori che allo stesso tempo comprendono presidi riconosciuti come patrimonio Unesco».
«I progetti che verranno proposti dai territori compresi nel Parco Nazionale del Cilento, e allo stesso tempo nelle aree interne del Cilento o del Vallo di Diano potranno beneficiare già in partenza di un punteggio maggiore rispetto a altri comuni. Non resta che rimboccarsi le maniche e promuovere quante più adesioni possibili al bando in oggetto, visti anche i tempi limitati per la presentazione», concludono.
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