La regione si è fermata a Giungano
| di Biagio CafaroQuesta settimana, sul Bollettino ufficiale della regione Campania, sono usciti i risultati riguardanti l’assegnazione dei contributi agli enti locali per la realizzazione di progetti di sicurezza urbana integrata per l’anno 2009. Il bando era rivolto ai comuni o associazioni di comuni e a Enti locali associativi. In tutti i casi, per poter accedere ai finanziamenti, la popolazione complessiva doveva essere non inferiore a 10 mila abitanti. La somma messa a disposizione per tale bando è stata di 1.153.780 euro ed ogni progetto poteva ricevere finanziamenti per un massimo di 70 mila euro. Molti comuni cilentani hanno presentato la domanda: quello di Agropoli, l’associazione dei comuni di Castellabate e Novi Velia, l’associazione dei comuni di Rofrano, Buonabitacolo, Caselle in Pittari e Sanza, l’unione comuni Alto Cilento, l’associazione dei comuni di Casalvelino, Pollica Omignano e San Mauro Cilento e infine l’associazione dei comuni di Giungano, Trentinara e Roccadaspide. Tra queste 6 domande solo l’ultima è stata accettata, un po’ poco se si pensa che i progetti presentati sono stati circa 100 e quelli che hanno ricevuto il finanziamento quasi la metà. I progetti che hanno ricevuto un finanziamento sono il 45% dei progetti presentati, mentre, per quanto riguarda i progetti cilentani solo il 17% delle domande presentate sono state accettate. Se l’analisi viene svolta da un punto di vista geografico la discrepanza è maggiore. Infatti i comuni cilentani che hanno vinto il bando sono quelli di Giungano, Trentinara e Roccadaspide che sono situati al confine nord del Cilento, così che, il bando ha escluso tutti i comuni cilentani a partire da Agropoli in giù.
Il Bollettino ufficiale riporta anche il motivo per cui sono state rifiutate le domande. Per quanto riguarda il comune di Agropoli la domanda è stata respinta perché il comune ha partecipato al bando anche tramite l’unione comuni dell’alto Cilento così che la domanda di entrambi è stata bocciata poiché il bando, all’articolo 2 comma 2 recita: “Gli enti proponenti possono presentare, a pena di esclusione, un solo progetto. Nel caso di contestuale presentazione di un progetto da parte di un singolo comune e di un progetto da parte di una forma associativa […] nella quale è ricompreso lo stesso comune si procederà all’esclusione di entrambii progetti”. Le altre domande sono state rigettate per un altro motivo, poiché le spese totali di organizzazione-comunicazione e sensibilizzazione-attività formative sono risultate superiori al 7% del totale. Infatti, l’articolo 4. Comma j recita: “Nell’ambito dei costi ammissibili le spese di organizzazione (quali i costi per spese di progettazione intervento, di analisi dei fabbisogni e di individuazione profilo di utenza, di coordinamento e direzione, di monitoraggio e valutazione), le spese di comunicazione e sensibilizzazione (quali, a titolo esemplificativo, diffusione di informazioni, realizzazione di materiale informativo, come brochure, pubblicazioni) e le spese per attività formative non possono superare, a pena di esclusione, complessivamente il 7% del costo totale del progetto (e ognuna di esse il 3%)”.
Le opzioni sono due: o la regione Campania non guarda oltre un certo numero di km da Napoli, in questo senso sono numerosi i finanziamenti andati ai comuni dell’hinterland napoletano, oppure le amministrazioni locali del Cilento non sono in grado di amministrare il proprio territorio, e nella fattispecie, non sono capaci di chiedere dei fondi. Da precisare che la prima opzione non esclude la seconda e viceversa.
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