Fotografi, videomaker e architetti: 60 artisti a Morigerati per «Transluoghi»
| di Marianna ValloneL’arte nella natura e la natura nell’arte: così quasi 60 tra fotografi, videomaker, storytellers, paesaggisti, architetti e curiosi sono stati il cuore pulsante di Transluoghi, un «esperimento di viaggio culturale, formativo e partecipativo» promosso da Recollocal con il patrocinio del Comune di Morigerati. Per undici giorni, dal 26 agosto al 5 settembre, il piccolo borgo dell’entroterra cilentano, unica oasi Wwf del Cilento, ha inglobato nella sua quotidianità le opere di 54 professionisti provenienti da ogni parte d’Italia, create utilizzando materiali e racconti trovati in loco e lasciate sul posto come «tracce» del loro passaggio. «Un’esperienza straordinaria – ha commentato il sindaco di Morigerati Cono D’Elia – Un progetto unico che vogliamo diventi parte integrante della nostra offerta».
Tre i laboratori: video storytelling, fotografia del paesaggio e landscape design, durante i quali i partecipanti si sono formati teoricamente e praticamente seguendo lezioni e workshop con esperti professionisti dei tre settori. Spagna, Torino, Cremona, Teramo, Roma, Napoli e tutta la Campania, Basilicata, Barletta, Taranto, Cosenza, Reggio Calabria e Sicilia. Sono i luoghi da cui sono arrivati i 54 partecipanti. Da ognuno di loro il piccolo borgo ha ricevuto in dono un’opera. Alla Ferriera si incontrano le opere degli architetti: come il Cono Sonoro che l’ultima sera ha ospitato la performance dei musicisti della Bam – Bottega Artistico Musicale. I vicoli del centro storico hanno accolto una mostra permanente con le immagini più rappresentative dei luoghi scattate durante i workshop. Mentre i videomaker hanno dato vita alla creazione di un documentario che racconta Morigerati, un’opera che fonde la creatività umana con quella naturale.
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