Frana sul Monte Gelbison: serviranno giorni per ripulire. Poi la stima dei danni

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Frana sul Monte Gelbison: serviranno giorni per ripulire. Poi la stima dei danni

Una frana di vaste proporzioni ha colpito il Monte Gelbison nella notte della vigilia di Natale, causando gravi disagi alla viabilità e al tessuto economico della zona. Il crollo, originatosi dai pendii sovrastanti, ha riversato sulla strada principale fango, detriti, pietre e alberi, colpendo anche il ristorante “La Montanara”. La struttura, gravemente danneggiata, è stata costretta a chiudere, cancellando gli eventi natalizi programmati.

Un impatto devastante per il turismo locale

La frana non ha solo colpito “La Montanara”, ma ha anche paralizzato le attività economiche circostanti. La strada d’accesso al Monte Gelbison, un’importante meta turistica e spirituale, è attualmente chiusa al traffico. La situazione compromette l’arrivo di visitatori e pellegrini, aggravando una crisi economica per le attività della zona che dipendono fortemente dal turismo.

Secondo una prima ricostruzione, il crollo si è verificato nei pressi del parcheggio del ristorante. Fortunatamente, i proprietari presenti al momento della frana sono riusciti a mettersi in salvo, ma i danni strutturali alla struttura e alla viabilità sono significativi.

I lavori in corso e le tempistiche

Le operazioni di sgombero e messa in sicurezza, coordinate dai vigili del fuoco di Vallo della Lucania, sono iniziate immediatamente. Tuttavia, si stima che ci vorranno almeno cinque giorni per ripulire completamente l’area dai detriti accumulati. Solo successivamente sarà possibile una valutazione accurata dei danni e delle condizioni di sicurezza per la riapertura della strada.

Gli operai specializzati stanno lavorando senza sosta, ma il sindaco di Novi Velia, Adriano De Vita, ha sottolineato la complessità dell’intervento. “Stiamo affrontando un’emergenza che non solo isola il nostro territorio, ma mette a rischio il futuro economico di molte famiglie. È necessario un piano strutturale per ridurre il rischio idrogeologico e salvaguardare queste aree”, ha dichiarato.

Un dramma che evidenzia la fragilità del territorio

La frana del Monte Gelbison riaccende i riflettori sulla vulnerabilità del territorio cilentano, spesso esposto a fenomeni di dissesto idrogeologico. Eventi di questo tipo, seppur legati al maltempo, richiamano l’urgenza di interventi strutturali mirati e un’attenzione costante alla prevenzione.

Il periodo natalizio, cruciale per molte attività economiche locali, si è trasformato in un momento di grande difficoltà. L’auspicio è che la riapertura della strada e la messa in sicurezza dell’area possano avvenire il prima possibile, restituendo alla comunità e ai visitatori l’accesso a un luogo simbolo del Cilento.

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