Fu estradato per l’omicidio Vassallo, ora il ‘basiliano’ finisce in manette per seguire la ex
| di Redazione
Dopo anni di silenzio, il nome di Bruno Humberto Damiani torna alla ribalta, ma questa volta non per vicende legate all’inchiesta sull’omicidio di Angelo Vassallo (dove fu indagato e archiviato per ben due volte), bensì per una questione di natura sentimentale. Il 42enne di origini brasiliane (su di lui il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo indirizzò le accuse, manipolando il video di un negozio che si affaccia sulla piazzetta di Acciaroli) è stato arrestato a Castellabate per aver violato il divieto di avvicinamento alla sua ex compagna, misura imposta dal tribunale di Vallo della Lucania a seguito di una serie di denunce per atti persecutori.
L’INSEGUIMENTO E L’ARRESTO
Tutto è iniziato nei giorni scorsi, quando la vittima ha segnalato agli inquirenti di essere stata seguita e minacciata da Damiani. Nonostante il provvedimento restrittivo notificatogli il 18 febbraio, l’uomo non ha rispettato l’ordine di allontanamento. Il giorno successivo, mercoledì pomeriggio, la donna si trovava in auto con un’amica sul lungomare Perrotti di Santa Maria di Castellabate quando ha visto avvicinarsi l’auto dell’ex compagno. Damiani avrebbe rallentato la marcia, abbassato il finestrino e agitato i documenti del provvedimento in segno di sfida. Spaventata, la donna si è rifugiata nella caserma dei carabinieri.
Pochi istanti dopo, l’uomo l’ha raggiunta, fermandosi davanti all’ingresso della stazione dei carabinieri. Secondo la testimonianza della vittima, Damiani l’avrebbe fissata negli occhi pronunciando parole incomprensibili, un gesto che ha aumentato il timore della donna. A rafforzare la denuncia, la vittima ha fornito ai militari un video dell’accaduto, nel quale Damiani sarebbe stato chiaramente riconoscibile.
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DECISIONE DEL TRIBUNALE
A fronte di questa ennesima violazione, la Procura di Vallo della Lucania ha richiesto un aggravamento della misura cautelare, ottenendo dal giudice per le indagini preliminari l’autorizzazione alla detenzione in carcere. Damiani, che in passato era già stato arrestato per reati legati allo spaccio di droga, è stato condotto nella casa circondariale di Vallo della Lucania, in attesa dell’interrogatorio di garanzia previsto per oggi.
Gli avvocati difensori, Michele e Francesca Sarno, hanno annunciato che presenteranno ricorso, sostenendo che l’azione del loro assistito non costituisse una reale minaccia. Tuttavia, gli inquirenti ritengono che il comportamento dell’uomo rappresenti una reiterata violazione delle disposizioni del tribunale, mettendo in pericolo la sicurezza della donna.
Il caso riaccende il dibattito sulla necessità di misure più severe per prevenire episodi di stalking e violenza domestica, temi sempre più al centro dell’attenzione pubblica e giudiziaria.
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