Gaetano De Luca è il nuovo presidente del tribunale di Vallo della Lucania
| di Marianna ValloneIl magistrato Gaetano De Luca è il nuovo presidente del tribunale di Vallo della Lucania. Si insedia a un anno dal trasferimento dal precedente presidente, Elisabetta Garzo, che invece è stata trasferita al Tribunale di Napoli Nord. De Luca è oroginario di Vallo della Lucania, e con il suo insediamento il tribunale vallese torna dopo quindici anni a essere guidato da un magistrato di Vallo. L’ultimo nome è stato quello del giudice Nicola Greco, scomparso un anno fa. La notizia era già nell’aria diversi mesi fa. La commissione incarichi direttivi del Consiglio superiore della Magistratura a gennaio aveva proposto all’unanimità il giudice De Luca alla presidenza del tribunale. Ma era necessario attendere la delibera di conferimento dell’incarico da parte del plenum del Csm, seguita dal decreto di nomina da parte del ministro, poi arrivata.
«Dall’amministrazione comunale e dalla comunità vallese i più sentiti auguri di buon lavoro al nuovo presidente del tribunale di Vallo della Lucania – spiega il sindaco Antonio Aloia – L’impegno che attende il presidente De Luca è certamente difficile, – continua il primo cittadino – ma siamo certi che, fortificato dall’esperienza, dall’alto della sua rettitudine, munito delle innate virtù professionali ed umane che ne hanno accompagnato la carriera, opererà proficuamente per assicurare a tutti i cittadini il superiore diritto alla giustizia. Il Tribunale rappresenta un punto di riferimento importante per la nostra città e per l’intero Cilento, poichè la Legalità è la pietra angolare su cui poggia lo sviluppo sano e libero delle comunità ed è presupposto indefettibile per la salvaguardia delle istituzioni democratiche. Confidiamo che il presidente De Luca, da Cilentano e Vallese, – conclude Aloia – possa assolvere all’importante e delicato ruolo di garanzia in un clima di feconda collaborazione tra le istituzioni, a difesa del nostro tribunale, per la salvezza dei diritti dei cittadini e nell’interesse superiore dei nostri territori».
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