Gemellaggio religioso tra Morigerati e Mosorrofa: un legame di fede nel nome di San Demetrio
| di Marianna ValloneA Morigerati San Demetrio è un guerriero con l’armatura e la lancia. A Mosorrofa di Reggio Calabria, invece, il santo è a cavallo. Nell’iconografia due diverse raffigurazioni, ma nella fede un’unica e intensa devozione per il Martire di Tessalonica, patrono di entrambe le comunità.
Quest’anno, il 25 e 26 agosto, i festeggiamenti a Morigerati in onore di San Demetrio Martire, il santo patrono della comunità, hanno assunto un significato ancora più profondo grazie alla presenza di una delegazione di circa 40 fedeli provenienti da Mosorrofa, frazione del Comune di Reggio Calabria, con la quale Morigerati condivide una devozione particolare per San Demetrio. Ad accogliere il gruppo c’erano il sindaco Guido Florenzano insieme a Don Marco Nardozza, all’amministrazione comunale, al comitato festa e al comandante della Polizia Municipale, Teresa Iudici.
Il gemellaggio tra le due comunità, unito dalla comune venerazione per San Demetrio, rappresenta un esempio significativo di come la fede possa fungere da ponte tra diverse realtà geografiche e culturali. Invitati dal parroco di Morigerati, Don Antonino Savino, i fedeli di Mosorrofa hanno preso parte attivamente ai festeggiamenti, portando con sé i canti e le tradizioni della loro terra. La processione, momento culminante della giornata, è stata animata da una fusione di voci e canti che univano le due comunità.
A sottolineare l’importanza del gemellaggio e dell’unità tra le due comunità, la Santa Messa del 26 agosto, celebrata da Don Domenico Labella, il parroco di Mosorrofa. Durante l’omelia, Don Domenico ha espresso parole di ringraziamento per l’accoglienza ricevuta a Morigerati, sottolineando il valore del legame che unisce le due comunità sotto la protezione di San Demetrio. Entusiasta anche il sindaco di Morigerati, Guido Florenzano. La delegazione, durante la due giorni, ha anche avuto modo di scoprire i luoghi più importanti di Morigerati: l’Oasi wwf Grotte del Bussento, il Museo Etnografico, il Palazzo baronale e le tradizioni locali.
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