Gerardo Botti si candida a sindaco di Sessa Cilento
| di Marianna ValloneGerardo Botti, nato a Salerno ma cilentano di origini, ha annunciato la sua candidatura a sindaco del piccolo comune di Sessa Cilento, paese della sua famiglia. Fino a pochi giorni fa direttore scientifico dell’Istituto Nazionale Tumori Pascale di Napoli è tra i ricercatori influenti nel mondo, insieme all’oncologo e amico Paolo Ascierto. «La mia professione mi ha portato a dare molto agli altri. Mi sono chiesto, a un punto della mia vita, se poteva essere utile dedicare una gran parte delle mie energie al mio paese di sempre, Sessa Cilento. – ha spiegato Botti – Noto un decadimento delle coscienze, delle opportunità lavorative. Non vorrei che questi piccoli paesi del Cilento possano spopolarsi, luoghi che hanno potenzialità inespresse».
Il luminare di sfide, in ambito lavorativo, ne ha affrontate molte. Quella politica è nuova. Dopo l’annuncio della sua candidatura a sindaco del piccolo comune alle pendici del Monte Stella, chiamato nel prossimo autunno al voto per eleggere il nuovo consiglio comunale, è stata anche ufficializzata la squadra di candidati che sarà al suo fianco nella lista “Viviamo il Comune”. «Ci sono molti giovani e sono contento», ha aggiunto Botti che a suo fianco avrà come consiglieri Antonio Santoro, Tiziana Galdieri, Angelo Manganelli, Tonino Migliorino, Laura Di Matteo, Nicola Agresti, Adelmo De Lisi, Vincenzo Graziano, Pasquale Marrone e Michele Di Fiore.
«Abbiamo bisogno di un gruppo molto motivato che risvegli l’entusiasmo e le sinergie sopite della nostra comunità. Abbiamo lavorato a una sintesi che esprime al meglio valori e programma del nostro progetto. In campo c’è un gruppo di candidati motivati e la voglia di risvegliare entusiasmo ed energie nella nostra comunità», ha affermato il candidato a sindaco Gerardo Botti. «Il nome della lista, ‘Viviamo il Comune’, è di per sé un programma: – ha aggiunto Botti – vivere il Comune nel senso di partecipare, prendere parte alle scelte e proporre idee e iniziative. Faremo in modo che i nostri comuni siano conosciuti, preservati e con un turismo selettivo».
Botti, insieme al collega Ascierto, ha già messo in atto campagne di prevenzione genetica legate alla particolare condizione di vita cilentana. «Condividiamo sempre queste scelte nell’interesse del mondo e della nostra popolazione. – ha concluso – Sono esempi da trasferire agli altri».
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