Gesù barca migranti, Cirielli: «Citro impresario musicale». Parroco: «Lei tristemente illuso»
| di Luigi MartinoNon si placa il botta e risposta tra Edmondo Cirielli, parlamentare di Fratelli d’Italia, e don Gianni Citro, parroco di Marina di Camerota e ideatore del Meeting del Mare. Alla prima lettera firmata dal questore della Camera che sottolineava «le nostre tradizioni non possono essere piegate agli interessi degli scafisti o dei padroni delle cooperative dell’accoglienza e non si può assolutamente calpestare la veridicità dei nostri Vangeli», è seguita la risposta del sacerdote che, in poco tempo, è stata ripostata e condivisa da centinaia di internauti sul web. Nel mezzo, invece, le parole di Monsignor Antonio De Luca, vescovo della diocesi di Teggiano-Policastro. Si sa che questa querelle nasce dall’allestimento di un presepe «particolare», messo su a Padula, da un altro sacerdote che ha pensato di far nascere Gesù Bambino su un barcone carico di migranti.
Nella serata di ieri è arrivato il secondo intervento di Cirielli, postato direttamente attraverso la propria pagina Facebook. «Ma è lo stesso don Citro che in tutt’altra veste, quella dell’impresario musicale, organizzava eventi che costavano decine e decine di migliaia di euro alle casse della Provincia? Fiume di denaro pubblico che io ho arrestato quale nuovo presidente. Sarà per questo che oggi polemizza con me?». Il post è accompagnato da emoticon divertite. E dopo poco la contro risposta del sacerdote pubblicata sulla pagina Facebook del Meeting del Mare. «Si, sono io onorevole Cirielli…! Mi rincresce deluderla, ma lei si è solo tristemente illuso di fermarmi. Io e il Meeting del Mare siamo più vivi che mai. Sa… Nonostante l’impeto barbarico di certe violenze non è facile arrestare la potenza della bellezza e della libertà. Per lei e’ solo una sporca questione di soldi. Per noi invece è una questione di felicità. E questa non ha prezzo. E noi siamo disposti a tutto per prendercela. Poi ci sono quelli destinati alla mestizia e alla muffa. Ma non è colpa nostra. W la musica, l’arte, la fede, la vita» chiosa don Gianni.
Il caso di Gesù Bambino sul barcone dei migranti, è divenuto ormai nazionale. Nella giornata di ieri, tra le parole di don Gianni e quelle di Cirielli, alla stampa è giunta anche una nota di Forza Nuova, il partito di estrema destra che sottolinea: «E’ l’ennesimo, squallido, tentativo di fare propaganda all’immigrazione incontrollata. Gesù è nato in una mangiatoia, sotto una capanna, e non in un barcone in mezzo al mare. La mistificazione da parte della cultura buonista, purtroppo, è arrivata anche nelle chiese, allo scopo di diffondere tramite la religione il messaggio fuorviante della bontà dell’immigrazione ad ogni costo» sottolinea il coordinatore regionale Ivano Manno.
Gli fa eco Valerio Arenare, dirigente nazionale di Forza Nuova, salernitano di origine: «Il presepe e la natività rientrano a pieno titolo tra le nostre tradizioni più radicate, perciò è scandaloso che li si mistifichi in questo modo, tanto più se avviene in una chiesa. Si tratta, infatti, del messaggio promosso da scafisti e da paladini del business dell’immigrazione clandestina, che cercano di far leva sui sentimenti della gente per incentivare la tratta dei nuovi schiavi. Forza Nuova, d’altro canto, continuerà sempre a denunciare accadimenti del genere ed a combattere per il rispetto di un’Italia identitaria e nazionalista».
©Riproduzione riservata