Giallo, insegnante di 36 anni trovata morta a casa dell’amico: indagini in corso
| di RedazioneUn colpo di pistola squarcia il silenzio di Carbonara di Nola, piccolo borgo di 2.500 abitanti nel Napoletano, sconvolgendo l’intera comunità. Marianna Pisciotta, 36 anni, logopedista originaria di Marigliano ma residente a Battipaglia da sette anni, è morta in un’abitazione di via Rastelli (foto in basso), ospite di un amico 43enne, insegnante di educazione fisica. Il proiettile l’ha colpita al cuore.
Le indagini
Gli investigatori stanno seguendo la pista del suicidio, ma la Procura di Nola ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, legato alla presunta omessa custodia dell’arma. Il 43enne, proprietario della pistola regolarmente detenuta, è stato iscritto nel registro degli indagati, al momento come atto dovuto. In paese si era diffusa inizialmente la voce di un possibile femminicidio, ma gli elementi raccolti finora rafforzano l’ipotesi di un gesto volontario.
Cosa sarebbe successo
La tragedia si è consumata alle prime luci di martedì. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo era appena uscito dalla doccia quando ha trovato l’amica priva di vita e ha subito chiamato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i carabinieri della stazione locale, supportati dalla sezione operativa del Norm della Compagnia di Nola, sotto il comando del capitano Edgard Pica. L’indagine è coordinata dal pubblico ministero Sarah Caiazzo, rimasta sul luogo dell’accaduto per l’intera giornata, supervisionando ogni rilievo.
I provvedimenti
La casa è stata posta sotto sequestro e sono stati eseguiti gli esami dello stub, utili a rilevare eventuali tracce di polvere da sparo sulle mani delle persone coinvolte. La salma di Marianna è stata trasferita al Policlinico Federico II di Napoli, dove giovedì pomeriggio è stata sottoposta ad autopsia dal medico legale Anna Gargiulo. Presenti anche i consulenti delle parti: Antonio Cavezza per la difesa e Nicola Balzano per la famiglia della vittima. Dopo l’esame, il corpo è stato restituito ai familiari.
Marianna, conosciuta per la sua dolcezza e professionalità, lavorava da anni con passione come logopedista. I piccoli pazienti e le loro famiglie la stimavano profondamente. Nel 2018 si era trasferita a Battipaglia per lavoro, iniziando un percorso alla Merclin di Campagna. Ad agosto 2024 aveva lasciato il centro per dedicarsi all’insegnamento, dopo aver vinto un concorso, ma quella nuova strada non la soddisfaceva. Questo disagio, unito al dolore per la perdita precoce dei genitori, potrebbe aver contribuito al suo stato di malessere, secondo gli investigatori.
Amava profondamente la sua professione e aveva pubblicato numerosi articoli su riviste mediche, come il magazine Igea. Nonostante il suo sorriso e la forza apparente, Marianna nascondeva un peso che nessuno era riuscito a cogliere. Una donna brillante, che ha lasciato un vuoto incolmabile in chiunque abbia avuto il privilegio di conoscerla.
L’indagine prosegue per far luce su ogni aspetto di questa drammatica vicenda.
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