Giapponesi pazzi per la crema di zucca della piana del Sele: Alma Seges conquista i visitatori del Foodex
| di RedazioneUna delegazione di ristoratori del Sol Levante sarà in visita all’azienda il prossimo 29 marzo
Dopo il Foodex di Tokyo, evento tra i più importanti a livello mondiale e punto di riferimento per le esportazioni verso il Giappone per l’intero mercato orientale, Alma Seges azienda di Eboli che ha partecipato alla fiera con la collettiva della Regione Campania, rientra a casa con un grande risultato: una delegazione di buyers giapponesi farà un sopralluogo in Italia proprio per esplorare l’azienda che in fiera aveva ricevuto la visita dell’Ambasciatore italiano a Tokyo Gianluigi Benedetti e dell’Assessore Regionale alle Politiche Agricole Nicola Caputo.
I prodotti della Piana del Sele che l’azienda produce a marchio Alma Seges Food, hanno stregato i visitatori. In particolare la crema di zucca ha colpito il pubblico di ristoratori giapponesi che sarà in visita all’azienda il prossimo 29 marzo e il mercato del Sol Levante si fa più vicino. “L’internazionalizzazione – commenta il Presidente dell’OP Aristide Valente – resta uno dei punti centrali della nostra strategia. Il Foodex di Tokyo ogni anno regala nuovi contatti e opportunità per l’economia, con ricadute importanti sull’occupazione del comparto. Partecipare alle fiere è certamente un modo fondamentale per stringere nuovi accordi ma è necessario arrivare preparati a questi appuntamenti, analizzare i mercati ed intuire quali prodotti possono solleticare la curiosità dei nuovi acquirenti”.
Con la sua ampia rete di produttori locali ramificati in tutto il Mezzogiorno, Alma Seges ha presentato a Tokyo la nuova linea di trasformati artigianali, realizzati con la consulenza e le ricette dello Chef, due stelle Michelin, Gennaro Esposito. Una gamma ampia che propone una selezione di confetture, sottoli e creme prodotte con frutta e ortaggi tipici. Una linea pensata per divulgare i valori della Dieta Mediterranea, per chi ha poco tempo o voglia di cucinare, ma desidera qualcosa di buono e genuino.
Due culture gastronomiche molto diverse che a quanto pare si piacciono. Non a caso le due cucine sono entrambe un modello salutare, riconosciute dall’Unesco come patrimonio culturale immateriale dell’umanità (la dieta Mediterranea nel 2010 e tre anni dopo la giapponese) per la bassa incidenza di malattie cardiovascolari, come è stato riconosciuto da diversi studi. “Siamo contenti di aprire questo nuovo ambizioso segmento della nostra esportazione – commenta Michele Cetta responsabile linea Alma Seges Food – da questa nicchia di appassionati possono nascere bellissime esperienze future. Il mercato del made in Italy è in costante espansione e se si vuole raggiungere risultati commerciali e qualitativi importanti è necessario privilegiare la sua produzione. Noi pensiamo possa essere la scelta vincente”.
La visita rientra nel programma di iniziative della regione Campania, in accordo con l’Ambasciata Italiana in Giappone, per sostenere i prodotti tipici locali. Un’azione che sta studiando anche le caratteristiche di alcune città nipponiche con l’obiettivo di stimolare maggiormente gli scambi culturali e turistici tra le comunità.
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