Gigante della Campania 2022, Pellegrino: «Un evento straordinario sulla vetta del Cervati»
| di Redazione«Il Gigante della Campania è un evento unico, assolutamente da vivere, perché racconta la straordinaria bellezza del nostro territorio. E lo fa in un luogo ricco di incredibili suggestioni: sulla vetta del Monte Cervati, a 1899 metri, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni». Tommaso Pellegrino, presidente del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, fin dal primo momento ha intuito l’originalità de “Il gigante della Campania”, l’evento teatrale gratuito più alto della Regione Campania, organizzato dalla Cooperativa Culturale La Cantina delle Arti.
Quest’anno l’appuntamento ideato dal direttore artistico Enzo D’Arco ritorna domenica 17 luglio alle ore 12:00, con la sua quinta edizione. Ovviamente tra i più soddisfatti c’è proprio il Presidente del Parco, che oltre a concedere il patrocinio dell’Ente ha già voluto vivere in prima fila l’emozionate evento culturale, partecipando alle precedenti edizioni. Un evento che -va ricordato- si svolge nel massimo rispetto per la natura e per l’ambiente.
«È un’esperienza imperdibile -conferma Pellegrino- perché consente di ammirare, conoscere e toccare con mano il fascino della natura e dei nostri paesaggi. Tante volte i nostri figli sentono parlare di ambiente, ma poi dobbiamo dargli anche un riscontro concreto: il ritorno de Il GIGANTE della Campania è un modo bello per tornare ad aprirsi, portando i nostri figli in luoghi naturali. Un’occasione per tutta la famiglia, che consiglio anche da medico, da un punto di vista scientifico: vivere le nostre montagne, il nostro paesaggio e la nostra natura consente di liberare endorfine che vanno a rafforzare il nostro sistema immunitario, ci rende più forti e ci prepara anche per il prossimo autunno. E poi ovviamente c’è il valore artistico, assicurato da La Cantina delle Arti, il cui direttore artistico Enzo d’Arco ci ha abituato a spettacoli straordinari, tra i quali assumono un particolare valore emozionale proprio quelli svolti sulla vetta più alta del Monte Cervati. Personalmente ho avuto la fortuna e la possibilità di partecipare, vivendo suggestioni incredibili».
Il progetto “Gigante della Campania” nasce per puntare i riflettori sul Monte Cervati, impareggiabile Grande Attrattore Naturalistico e protagonista indiscusso del territorio. A questo scopo si avvale dell’importante e collaudata collaborazione con la Sottosezione Montano Antilia C.A.I. (Club Alpino Italiano) e dell’Arciconfraternita Maria S.S. della Neve di Sanza. Domenica 17 luglio sono previste escursioni gratuite con guida per raggiungere la vetta da Monte San Giacomo, Sanza e Piaggine: uno spettacolo nello spettacolo che attribuisce valore aggiunto alla consueta altissima qualità artistica marchio di fabbrica de “La Cantina delle Arti”.
«Si comincia con una splendida passeggiata -evidenzia il Presidente del Parco- che consente di conoscere, vedere e toccare con mano la biodiversità di paesaggi straordinari. Per poi arrivare a godersi uno spettacolo unico al mondo, che anche quest’anno Enzo D’Arco, Antonella Giordano e Marzio D’Arco ci offriranno su un palcoscenico naturale che non ha eguali. Recitando senza sipario, senza luci di scena, senza microfoni: solo gli artisti, il pubblico e la natura. A dimostrazione del fatto che unire il contesto artistico con quello ambientale è una realtà culturale anche in Campania, e non soltanto una suggestione tipica dei Paesi del Nord Europa, del Trentino o di altri territori dove c’è più abitudine a questo tipo di esperienze. Nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, ci sono paesaggi e luoghi meravigliosi come il Monte Cervati, nei quali possiamo vivere in modo immersivo l’arte coniugata al valore ambientale. Il messaggio che voglio lanciare è proprio quello di vivere questi momenti straordinari. La Cantina delle Arti ci regala una giornata immersiva nella nostra natura e nell’arte, che può restituirci tanta serenità e anche il senso della vita, dopo gli anni molto brutti che abbiamo attraversato».
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