Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: riflessioni e storie
| di Luigi MartinoIl 25 novembre ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, un’occasione per riflettere su un fenomeno che continua a mietere vittime, nonostante gli sforzi di sensibilizzazione e prevenzione. I dati e le storie che emergono dal nostro territorio sono dolorosi, ma rappresentano un monito a non abbassare mai la guardia.
Le vittime in provincia di Salerno
Nel territorio in provincia di Salerno, alcuni casi hanno scosso profondamente l’opinione pubblica, rivelando non solo la brutalità della violenza di genere, ma anche la necessità di interventi più incisivi per proteggere le donne e contrastare la cultura del possesso e della sopraffazione.
• Anna Borsa
Anna, giovane parrucchiera di Pontecagnano Faiano, è stata uccisa nel marzo 2022 dal suo ex compagno, dentro il negozio dove lavorava. La sua storia è l’ennesimo tragico esempio di femminicidio perpetrato da chi non accetta la fine di una relazione, dimostrando come il pericolo spesso si annidi nei rapporti più intimi.
• Marzia Capezzuti
Il caso di Marzia, una ragazza scomparsa e poi ritrovata priva di vita a Pontecagnano, ha suscitato sgomento e rabbia. Le indagini hanno portato alla luce un contesto di abusi e violenze che hanno reso la sua morte un simbolo del silenzio e dell’indifferenza che talvolta circondano le vittime.
• Silvia Nowak
Silvia, una donna di origini tedesche, è stata brutalmente assassinata a Ogliastro Marina, a Castellabate, un mese e mezzo fa. Il suo corpo è stato ritrovato in boschetto, vittima di un’aggressione feroce, forse a martellate. Il killer non è stato ancora identificato. Questo caso ha acceso i riflettori sull’urgenza di politiche di prevenzione e protezione per le donne più vulnerabili, spesso lasciate sole di fronte a situazioni di pericolo.
Il ruolo delle istituzioni e della comunità
La provincia di Salerno si è mobilitata in questi anni per onorare la memoria di queste donne, con iniziative volte a sensibilizzare la popolazione e prevenire ulteriori tragedie. Il coinvolgimento delle scuole, delle associazioni e delle istituzioni è fondamentale per promuovere una cultura del rispetto e della parità.
Tra le misure necessarie, si sottolinea l’importanza di:
• Rafforzare i centri antiviolenza e le case rifugio;
• Promuovere percorsi educativi nelle scuole;
• Garantire una rete efficace di protezione per le vittime, attraverso il coordinamento tra forze dell’ordine, servizi sociali e magistratura.
Un impegno comune
In questa giornata di riflessione, ricordiamo che la violenza contro le donne non è un problema privato, ma una questione che riguarda tutta la società. Solo unendo le forze possiamo costruire una comunità in cui ogni donna possa sentirsi al sicuro e libera di vivere senza paura.
Non dimentichiamo Anna, Marzia, Silvia e tutte le altre vittime: il loro ricordo deve trasformarsi in azione.
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