I 17 antichi mulini ‘perduti’ di Montesano sulla Marcellana protagonisti del calendario 2023
| di RedazioneTorna il tradizionale appuntamento di fine anno con il Calendario di Montesano sulla Marcellana, prodotto dal Centro Studi e Ricerche “Radici”. La presentazione dell’Edizione 2023 del Calendario è in programma giovedì 29 dicembre alle ore 11:00 presso il Palazzo Municipale di Montesano, alla presenza tra gli altri del Sindaco Giuseppe Rinaldi e del Presidente del Centro Studi di Montesano Angelo Sica.
Attraverso l’ormai familiare ed inconfondibile stile grafico, e grazie alle consuete approfondite ricerche svolte dal Centro Studi e Ricerche Radici, il Calendario 2023 arricchisce lo studio del territorio di Montesano sulla Marcellana portando sotto i riflettori gli antichi Mulini, davvero molto importanti e significativi per la società dell’epoca. Le ricerche hanno infatti evidenziato che alla fine del 1700, nella fascia pedemontana che va da Arenabianca a Prato Comune fino ai Cappuccini, risultavano in attività circa 17 mulini azionati ad acqua. Con l’unità d’Italia i mulini si ridussero a 11.
La zona scelta per la costruzione dei mulini è certamente ricca di sorgenti, ma è anche quella un tempo abitata dai Monaci Basiliani, che avevano inciso sul tessuto socioeconomico della popolazione insegnando ai residenti il modo di mettere a coltura i terreni e di lavorare nei mulini. Sfogliando le pagine del Calendario troviamo Felice “l’ultymy Molynary”, che la comunità montesanese ricorda seduto al bar, sempre allegro, sornione, pronto alla battuta mentre intona qualche canzone. Felice rappresenta una tradizione centenaria fatta di racconti a lungo custoditi per via orale, di canti, di discorsi, di ammiccamenti surreali.
Nelle pagine successive del Calendario troviamo i regolamenti e le disposizioni introdotte già al tempo degli Statuti di Montesano, nel XV secolo, che disciplinavano la “martellata” e la molitura del Mulino.
Completano la prima parte due canzoni in dialetto -di cui si fa ampio uso nel Calendario- conosciute e tramandate per via orale. La prima canzone dice: “Bella figliola che setacci farina/con il sedere non dondolare/col movimento improvviso del seno/la farina in aria va”. Nella seconda si fa riferimento a una madre che invita la figlia riluttante ad accettare le lusinghe del mugnaio per ricavarne un vantaggio nella macinazione e un risparmio nella molitura.
Non manca un accenno alla letteratura, in particolare ai “mulini chiusi” di Rocco Scotellaro. Si tratta della rivolta dei contadini di Tricarico per la chiusura dei mulini disposta dalle autorità nel 1942, che nel Calendario rappresenta l’occasione per operare un confronto tra lo sciopero di Tricarico e quello di Montesano sulla Marcellana del 1943. Vi sono molte analogie: il malcontento per le restrizioni belliche, la lotta delle donne, l’assalto ai palazzi del potere, la repressione. L’ultima pagina del Calendario è dedicata a un classico della letteratura italiana, il romanzo d’autore “Il Mulino del Po’” di Riccardo Bacchelli.
Il Calendario 2022 è stato realizzato grazie al contributo del Comune di Montesano SM e della Banca 2021 – Credito Cooperativo del Cilento, Vallo di Diano e Lucania. Oltre a quello del Comune di Montesano gode dell’Alto Patronato dell’Unicef (Comitato Regionale Campano) e del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni. Come sempre sarà distribuito gratuitamente alle Scuole e alle Famiglie di Montesano, alle Istituzioni locali e provinciali,alle Associazioni del territorio e a tutti coloro che ne faranno richiesta.
©Riproduzione riservata