I Comuni del Cilento centrale nell’itinerario culturale europeo ‘Via degli ulivi’
| di RedazioneL’associazione dei Comuni del Cilento Centrale entra nell’Itinerario Culturale Europeo della “Via degli Ulivi”. Pietro D’Angiolillo, sindaco di Ascea e presidente dell’associazione, ha firmato il protocollo d’intesa con la Fondazione culturale “Vie degli Ulivi”. La Fondazione greca, con sede a Kalamata, gestisce, per conto del Consiglio d’Europa, dal 2005, la “Route of the olive tree” (la Via degli Ulivi) che unisce molti Paesi dell’Europa, uno dei 49 Itinerari Europei esistenti.
L’obiettivo degli ”itinerari europei” è quello di rinsaldare, su uno specifico tema, il rapporto tra i Paesi dell’Europa, attivando lo scambio di esperienze, l’innovazione, a ricerca e il turismo, facilitando la realizzazione di progetti europei di finanziamento, predisposti da gruppi di lavoro internazionali.
L’ipotesi di entrare a far parte di questa rete è stata formulata il 29 di ottobre dell’anno scorso, in un incontro organizzato presso la Fondazione Alario, ad Ascea, in occasione della Borsa Mediterranea del turismo archeologico del 2022, alla presenza di Roberta Alberotanza, esperta europea in questo campo.
«Dopo un anno di lavoro da parte della Segreteria dell’Associazione – spiega D’Angiolillo – l’obiettivo è stato raggiunto». La firma sul protocollo d’intesa è stata apposta dal direttore della Fondazione della Route of the Olive Tree, Georgios Karampatos, e da Pietro D’Angiolillo, dopo una call tra l’Italia e la Grecia che si è tenuta oggi.
Come si legge dal protocollo, «tra i possibili benefici dell’accordo c’è: l’ampliamento dei contatti a livello nazionale e internazionale, la partecipazione a progetti pilota , il trasferimento di buone pratiche, la possibile pubblicazione di opere comuni, lo sviluppo del Turismo e l’acquisizione di finanziamenti europei».
Il costo annuale dell’adesione all’itinerario è di mille euro all’anno, a partire dal 2024, e già alcuni Comuni dell’associazione di Comuni del Cilento Centrale hanno deliberato di partecipare a tale impegno (Vallo della Lucania, Perito, Omignano), ma anche altri Comuni, non solo dell’associazione, si vanno aggiungendo ad essi, considerando il patrimonio olivicolo del Cilento. Il Comune di Roccagloriosa, che ha un antico museo dell’olio, già ha proposto di far parte della rete.
«A breve – ha precisato D’Angiolillo – incontreremo i proprietari di uliveti e di frantoi nonché le Associazioni, per individuare i luoghi storicamente più attrattivi e, insieme a loro ed a coloro che si occupano di turismo, costruiremo itinerari culturali/rurali/enogastronomici per sviluppare un turismo di qualità di livello europeo».
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