I dialetti della valle del Bussento proiettati verso un percorso di conoscenza internazionale

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I dialetti della valle del Bussento proiettati verso un percorso di conoscenza internazionale

La Videoplugger Ltd, società di produzione e diffusione di audiovisivi con sede a Londra, ha in progetto la realizzazione di un documentario dal titolo: ‘Un Celto Cilento: il Mistero del gallo-italico della Valle del Bussentino”. Un programma che intende diffondere anche a livello internazionale le parlate galloitaliche accertate nell’area coinvolta, specificamente nei comuni di Tortorella e Casaletto Spartano, già studiate nel 1990 dal prof. Edgar Radtke (filologo tedesco) e nel 1997 dalla professoressa Patrizia del Puente, docente di glottologia e linguistica presso l’Università degli Studi della Basilicata e Direttrice del Centro interuniversitario di Dialetto, coinvolta nella stesura e realizzazione del progetto.

Il programma ideato dalla Società di produzione londinese vuole mettere anche in luce le peculiari caratteristiche delle parlate della valle del fiume Bussentino, cercando di svelare la storia di queste lingue, i motivi della loro diffusione e la sorprendente capacità di queste varianti galloitaliche di resistere nei secoli. Studi che potrebbero interessare anche i comuni del Golfo di Policastro, tra cui Vibonati e Sapri, dove sono presenti parlate dialettali francofone con l’aggettivo possessivo prima del nome (me’ sore, me’ frate…)

La Videoplugger – che ha collaborazioni con Rai Com , France Télévisions, la BBC, la NHK in Giappone, SBS in Australia, Netflix, Amazon eccetera, interagisce con MYyCulture.plus, piattaforma online specializzata in contenuti inerenti le minoranze linguistiche da tutto il mondo – intende avvalersi dei fondi previsti dal Piano Cinema (5 milioni) della Regione Campania, con scadenza 30 maggio 2024 poi prorogata al 6 giugno. A questo scopo ha contattato l’Associazione Centro Culturale Fides Vittoria Nostra di Tortorella e direttamente il socio fondatore Biagio Bruno, anche attraverso la pagina Facebook Tortorella nella memoria, inoltrando richiesta di patrocinio gratuito a supporto dell’istanza di contributo, pregando l’Associazione di fare da tramite presso i Comuni di Tortorella e Casaletto Spartano e presso l’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni per la concessione dello stesso patrocinio gratuito.

Il professore Biagio Bruno, che si è attivato immediatamente ad avanzare le sopra menzionate richieste agli Enti succitati, afferma: «La nostra Associazione, in data 29 maggio, ha immediatamente concesso con sommo piacere e pari gratitudine il patrocinio richiesto. Anche il Comune di Tortorella nella stessa data, con tempestiva delibera di Giunta, ha accordato il patrocinio morale. Il Comune di Casaletto Spartano, pur dichiarandosi disponibilissimo, non ha potuto rilasciarla per divieto di legge, essendo in corso la campagna elettorale. Dall’Ente Parco si è in attesa del buon esito dell’istanza.

Il Centro Culturale Fides Vittoria Nostra già dal 1995 aveva presentato alla Regione Campania una richiesta di finanziamento (legge 4/83) per la realizzazione di un progetto di recupero, valorizzazione e conservazione della cultura orale e dei dialetti locali della terra di Tortorella, Casaletto Spartano, Vibonati e Torraca, senza alcun riscontro.

Lo stesso progetto è stato presentato all’Ente Parco nel 1998 ottenendo un contributo di un milione di vecchie lire che sono state utilizzate per effettuare mediante adeguate attrezzature (telecamere, registratori, eccetera) interviste in lingua dialettale agli anziani del territorio. Il materiale raccolto è tuttora custodito per essere elaborato.

Successivamente, nel 1999, nel 2001 e nel 2002, è stato presentato un progetto di elaborazione dei dati raccolti per creare, con il supporto della professoressa Del Puente e il patrocinio dell’Istituto di Fonetica e dialettologia del CNR di Padova, il primo vocabolario del lessico galloitalico del Cilento. Anche questa volta senza riscontro. Abbiamo sposato appieno questo significativo rigurgito culturale proposto che rappresenterebbe una occasione di visibilità e risonanza nazionale e/o internazionale del territorio del basso Cilento per la sua specifica peculiarità linguistica e naturale», conclude il dirigente scolastico in quiescenza.

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