I tesori del mare, la straordinaria biodiversità del Parco nazionale del Cilento
| di RedazioneIl mare che bagna il perimetro del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, ospita una straordinaria biodiversità marina che comprende molte specie ittiche di grande importanza sia ecologica che gastronomica. Questo tratto di costa, caratterizzato da acque cristalline e fondali ricchi, offre un habitat ideale per numerose varietà di pesci e crostacei, permettendo di mantenere vive tradizioni di pesca secolari che rappresentano un patrimonio culturale unico. Con la sua straordinaria ricchezza e varietà di specie ittiche, il mare del Cilento rappresenta una risorsa inestimabile sia per l’ecosistema marino che per la cultura e l’economia locale. Il pescato delle aree marine protette cilentane è anche e soprattutto la colonna portante della Dieta Mediterranea, riconosciuta patrimonio immateriale dell’Unesco.
Tra le specie più note e apprezzate ci sono le alici di Menaica, la triglia rossa di Licosa, il gambero rosso del Golfo di Policastro e altre specie come il tonno, ricciole, spigole, lampughe. Le alici di Menaica sono forse la specie più emblematica del Cilento. Il loro nome deriva dal tipo di rete utilizzata per pescarle, la “menaica”, una tecnica antica che risale ai Greci. Questa rete ha maglie larghe che permettono solo alle alici di una certa dimensione di rimanere impigliate, mentre le più piccole riescono a fuggire, garantendo così una pesca sostenibile. Le alici vengono pescate tra maggio e giugno, durante il periodo di riproduzione, e subito dopo vengono eviscerate a mano e salate in appositi contenitori di terracotta. Il risultato è un prodotto dal sapore unico e dalle qualità organolettiche eccellenti, ideale per la preparazione di piatti tipici. Un’altra specie di rilievo è la triglia rossa di Licosa, pescata nelle acque che circondano l’isolotto di Licosa, vicino a Castellabate, nell’area marina protetta di Santa Maria di Castellabate. Questo pesce, noto per la sua carne tenera e saporita, è molto apprezzato nella cucina cilentana.
La rossa di Licosa, come la chiamano i pescatori locali, è una triglia di scoglio. Ha una caratteristica colorazione rosso vivo sul dorso, con bande gialle o arancioni che corrono lungo i fianchi. Quando pescata, dopo la morte, la colorazione perde di intensità e può divenire rosa intenso. Il gambero rosso del Golfo di Policastro rappresenta un’altra eccellenza del mare cilentano. Questo crostaceo, dal colore rosso brillante e dal sapore dolce e delicato, è pescato nelle profondità del Golfo di Policastro, una zona particolarmente ricca di nutrienti grazie alle correnti marine. Il gambero rosso è molto versatile in cucina e può essere gustato sia crudo, in tartare o carpaccio, che cotto, in risotti o alla griglia. La sua qualità è tale che è spesso utilizzato in alta gastronomia, rendendo onore alle tradizioni culinarie del Cilento. Altre specie ittiche presenti nel mare del Cilento e nel Tirreno meridionale in generale includono il tonno rosso, lo sgombro, il tombarello, la ricciola, la lampuga, la spigola, solo per citarne alcune. E sono i pescatori l’anello portante della catena: sentinelle importanti del territorio perché i principali difensori del mare. I primi a tutelare quella biodiversità marina che rappresenta la vera ricchezza del Cilento.
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