Il borgo di Torraca racconterà di Ferdinando II e dei Baroni Palamolla
| di RedazioneSecondo appuntamento con “Tracce di rivoluzione nelle Terre del Bussento…Oltre Pisacane”. Dopo il grande successo di “Costabile Carducci e la presa del Municipio – I moti del 1848” nel borgo di Vibonati, sarà Torraca lo scenario di “Ferdinando II, la tradizione oltre il mondo liberale”. Non è soltanto la commemorazione della venuta del Re delle Due Sicilie a Torraca il 15 ottobre del 1852, ma si tratta di un percorso storico-culturale che rientra in un progetto, realizzato in collaborazione con i Comuni di Sapri (capofila) Torraca, Ispani, Vibonati e Tortorella.
L’appuntamento è per sabato 30 luglio con un viaggio all’interno della storia, dell’arte e delle tradizioni enogastronomiche locali. Il via alle ore 17 con un percorso guidato alla scoperta delle tele (retroilluminate a Led) dell’artista torrachese Biagio Mercadante, un pittore che nonostante abbia esposto in tutto il mondo nella sua arte non ha mai dimenticato la sua terra d’origine privilegiando l’ispirazione ed il riconoscimento del lavoro dei contadini e dei pastori.
Quindi alle h.21 spazio al dibattito storico in Piazza Olmo, sotto la chiesa Madre dei Santissimi Apostoli Pietro e Paolo: dopo i saluti istituzionali da parte del sindaco Francesco Bianco, interverranno l’avvocato e storico Ennio Apuzzo, lo storico e giornalista Enrico Fagnano, lo storico ed economista Vincenzo Gulì e l’esperto di storia risorgimentale Emilio Abbadessa. Modererà il dibattito Claudio Saltarelli, direttore della rivista storica “Alta Terra di Lavoro”. Nel corso della serata l’intervento teatrale a cura dell’autore, attore e regista Umberto Iervolino, dal titolo “Ferdinando II ed i Baroni Palamolla” ed un percorso gastronomico per le vie del borgo con i prodotti locali della tradizione locale contadine con animazione musicale.
«L’attuale situazione di degrado del Sud ha radici più antiche dell’unificazione italiana perché tutte le rivoluzioni nascono nel 1789, con belle parole ma tristi fatti, e proseguono nelle Due Sicilie nel 1799, 1806, 1821, 1848 e 1860 sino alla completa distruzione di quello stato – dichiara l’avvocato Apuzzo – Le Due Sicilie vantavano primati invidiabili come la totale assenza di emigrazione (diffusissima invece in tutta Europa) per la speciale cura che i Borbone avevano del popolo minuto, altrove sempre più schiavo del potere aristocratico ed economico. Sulla base di queste recenti ricerche storiche di archivio occorre appropriarci della verità sul nostro passato per costruire un futuro finalmente capace di far rifiorire la nostra terra».
«L’obiettivo di questo evento – aggiunge il sindaco di Torraca, Bianco – è far conoscere la storia del Risorgimento italiano da vari punti di vista ed angolazioni per stimolare un dibattito critico e costruttivo e di sapienza, poiché non tutti conoscono davvero e si appassionano alla storia locale ed a tutto ciò che le comunità locali hanno vissuto nel passato. E poi grazie al percorso delle opere di Biagio Mercadante ci si potrà immergere nel nostro borgo per respirare aria di storia gustando, perché no, anche i piatti tipici della nostra tradizione contadina».
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