«Il carabiniere Lazzaro Cioffi ha ucciso Angelo Vassallo a colpi di pistola»
| di Luigi MartinoEmergono nuovi sviluppi nelle indagini sull’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica assassinato nel settembre del 2010. Secondo i verbali di interrogatorio recentemente depositati presso il tribunale del Riesame, un nuovo fascicolo d’indagine è stato aperto per identificare il killer, con un focus particolare su un carabiniere infedele, Lazzaro Cioffi, indicato come l’esecutore materiale del delitto.
Le rivelazioni di Romolo Ridosso
L’indagine ha preso una svolta importante grazie alle dichiarazioni di Romolo Ridosso, ex collaboratore di giustizia, che ha identificato Cioffi come colui che ha sparato a Vassallo. Ridosso, durante un interrogatorio a Ferrara, ha raccontato che Cioffi avrebbe confessato l’omicidio in un incontro avvenuto a dicembre, mentre si trovava con l’imprenditore Giuseppe Cipriano, anch’egli indagato per il crimine. Secondo Ridosso, Cipriano avrebbe rivelato che il sindaco era stato ucciso per ragioni legate al traffico di droga e agli affari illeciti in zona.
Le contraddizioni di Giuseppe Cipriano
A conferma di quanto detto da Ridosso, Cipriano, interrogato il 9 novembre scorso, ha rilasciato dichiarazioni che però sono apparse contraddittorie agli inquirenti. Sebbene avesse inizialmente negato ogni legame con Ridosso e con il narcotrafficante Maurelli, le indagini hanno rivelato che Cipriano era stato coinvolto in affari con il clan di Maurelli, che operava nel Cilento.
Il movente dell’omicidio
Ridosso ha anche fornito dettagli sul movente dell’omicidio, suggerendo che Vassallo fosse stato ucciso per aver ostacolato le attività criminali della zona, tra cui il furto in uno dei suoi locali e la mancata approvazione di lavori nel porto di Acciaroli. Secondo Ridosso, la scoperta del traffico di droga da parte del sindaco avrebbe contribuito ulteriormente a segnare la sua condanna a morte.
La prossima udienza al Riesame
Lunedì prossimo, il tribunale del Riesame discuterà le posizioni di tre dei quattro indagati, con l’ufficiale dei carabinieri Fabio Cagnazzo e il suo attendente Lazzaro Cioffi che chiedono la revoca delle misure cautelari. L’esito di questa udienza potrebbe rappresentare un ulteriore passo verso la verità sull’omicidio di Vassallo, un delitto che ha segnato profondamente la comunità di Pollica e dell’intero Cilento.
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