Il Ciclo team Tanagro pedala con Enio Cutolo al Tuscany trail

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Il Ciclo team Tanagro pedala con Enio Cutolo al Tuscany trail

La bicicletta è un grandioso inno alla libertà di volare con la fantasia, di battere strade
poco conosciute, di esplorare i propri limiti. In parole più semplici, un viaggio alla
scoperta di sé stessi. E poco importa se la meta è dietro l’angolo o in una provincia
remota dell’anima. Anche il docente universitario Enio Cutolo è pronto a mettersi in viaggio. In sella alla sua bici da gravel, Cutolo rappresenterà il Ciclo Team Tanagro
nel Tuscany Trail, la più importante manifestazione ciclistica del mondo in
autosufficienza, che prenderà il via nella prossima fine settimana da Castagneto
Carducci, in provincia di Livorno. Nove giorni di tempo per percorrere un anello di
475 chilometri (per un totale di 7000 m di dislivello) che attraverserà la Maremma
toscana e il Casentino, i vitigni del Chianti e le crete senesi, le città d’arte e i centri
medievali di una regione affezionata da sempre alle due ruote.

Seppure abbia scoperto
la bici (e le ruote grasse) soltanto da due anni e mezzo, il cicloamatore di Sant’Arsenio
non vede l’ora di iniziare questo viaggio: «Il gravel è una filosofia di vita che porta alla
scoperta dei luoghi, senza alcuna pressione: chi partecipa a questi eventi non entra in
competizione con gli altri», le sue parole a pochi giorni dalla partenza per la Toscana.
L’esperienza di un anno fa – quando si cimentò per la prima volta con il bikepacking
(per intenderci, l’assetto tipico dei viaggi a lunga percorrenza in bicicletta) – sarà di
grande aiuto per completare questa sfida in quattro giorni: «Non sono un professionista,
anche perché mi sono avvicinato alla bici da poco tempo.

Eppure, posso dire che questo
mondo merita di essere esplorato: avrò la fortuna di pedalare in mezzo a panorami unici
e di avventurarmi su sentieri sconosciuti ai più». Al tramonto, poi, i 5000 partecipanti
al Tuscany Trail si ripareranno sotto le tende per ritemprare il corpo e la mente.
Sognando di spiccare ancora il volo, con un paio di ali sotto i piedi

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