Il Cilento deve sapere chi ha ucciso Angelo Vassallo: si riparte daccapo
| di RedazioneSi riparte daccapo. Il Cilento ha il dovere di sapere chi ha ucciso Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica assassinato il 5 settembre del 2010 da mani ancora ignote, purtroppo. Su iniziativa del deputato Cinquestelle Luca Migliorino il caso, adesso, torna in commissione parlamentare Antimafia. I lavori sono iniziati martedì sera e sono stati caratterizzati da importanti momenti di confronto, con la lettura di alcuni dei discorsi e delle accuse lanciate nel corso degli anni dal sindaco pescatore. «E una iniziativa importante – commenta il parlamentare Migliorino – con la quale intendiamo anche noi capire cosa sia accaduto e perché resta un delitto ancora irrisolto». Tutto ha inizio nell’ottobre del 2019 quando Dario Vassallo, fratello del primo cittadino, dopo la pubblicazione del libro La verità negata – Chi ha ucciso Angelo Vassallo (scritto a quattro mani con il giornalista Vincenzo Iurillo), viene sentito in commissione parlamentare. Fu quella l’occasione dei deputati commissari di riaccendere le luci su uno di quelli che rischia di essere il nuovo mistero italiano. Poi il silenzio fino a quando Luca Migliorino non ha proposto di riapre il fascicolo.
«Martedì sera c’è stata la partecipazione di quasi tutti i commissari – spiega il deputato M5S – e abbiamo vissuto momenti di grande emozione. Proseguiremo i lavori a cadenza settimanale con le audizioni, prime tra tutte quelle dei giornalisti che erano ad Acciaroli quel giorno. Poi proseguiremo con tutti quelli che, a vario titolo, hanno fatto parte dell’inchiesta».
La procura Uno dei primi atti del procuratore capo di Salerno, Giuseppe Borrelli, è stato proprio quello di richiedere copia del fascicolo sull’omicidio Vassallo. Sia di quello composto a Salerno e sia di quello napoletano. Migliaia e migliaia di pagine che i magistrati della Dda salernitana stanno ora rileggendo e verificando per individuare eventuali falle investigative o dettagli che potrebbero essere sfuggiti. Insomma, una analisi a 360 gradi che sta seguendo lui stesso in prima persona.
Dario, il fratello «Con l’onorevole Luca Migliorino, che ha preso a cuore la vicenda del sindaco pescatore, abbiamo lavorato insieme per diversi mesi sotto traccia, per arrivare a questo importante traguardo – commenta Dario Vassallo – La cosa fondamentale e più grandiosa è che la commissione è costituita da rappresentanti di tutti i partiti presenti in Parlamento, quindi con una volontà assolutamente pluralista, e forse questo è l’aspetto ancora più importante e significativo da sottolineare. Non soltanto un solo gruppo, ma ad interessarsi al caso di Angelo Vassallo sono tutti i partiti. Questa volta sarà diverso da quello che è accaduto in passato, come nel 2019 quando in tanti pensavano che tutto poi sarebbe sfumato nel nulla. Questa volta nulla si dissolverà, perché la cosa più bella e più importante è che la commissione potrà indagare sull’operato di chi ha indagato. Quindi nessuno può stare più tranquillo. Sbagli ce ne sono stati fin troppo durante le indagini».
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