Il Cilento sposa l’Europa: AS.CO.CI. punta sul turismo archeologico europeo
| di RedazioneIl patrimonio archeologico e il patrimonio olivicolo del Cilento hanno radici antiche grazie ai Greci che sono stati quelli che qui hanno costruito insediamenti civili importanti, hanno piantato alberi che oramai sono diventati secolari e hanno elaborato pensieri filosofici di indubbio valore per il pensiero occidentale. Il Cilento intende recuperare pienamente questi patrimoni e valorizzarli ai fini culturali e turistici trovando la collaborazione dei 46 Paesi del Consiglio d’Europa.
L’Associazione ASCOCI, che raccoglie un numero elevato di comuni cilentani, ha stretto il rapporto con i Focesi, e ha gemellato Ascea con Focea il 22 marzo scorso . In accordo, poi, con altre città italiane, francesi e spagnole, si è messo a lavorare per costruire un nuovo itinerario culturale europeo che si aggiungerà ai 49 già esistenti, si spera, il prossimo anno.
Frattanto ASCOCI con tutti i suoi Comuni ha aderito alla “Routes of Olive Tree” (le Vie degli olivi) che è l’itinerario culturale europeo già esistente dal 2005 e che unisce i Paesi europei che posseggono, come il Cilento, vaste coltivazioni di ulivi.
Se n’è discusso a Vallo della Lucania, che è sede ufficiale di ASCOCI, il 9 giugno pomeriggio, assieme all’on. Michele Cammarano, presidente della Commissione delle Aree interne della Regione Campania.
Il sindaco di Ascea e presidente ASCOCI, avv. Pietro D’Angiolillo, ne ha spiegato il motivo: “recuperare, valorizzare e promuovere questi due patrimoni, le cui componenti sono distribuite su tutto il territorio cilentano, da’ la possibilità anche alle Aree interne di fruire del turismo culturale, esperienziale, slow. Ciò consente di destagionalizzare il turismo, dare nuovo lavoro ai giovani, recuperare l’esperienza e la memoria degli anziani ed evitare lo spopolamento dei borghi”. La storia della Filosofia eleatica sviluppata nel Cilento ci conforta nella capacità di portare avanti progetti ambiziosi.
Il prof. Nicola Femminella, grande studioso del patrimonio archeologico del Cilento, ha convalidato e sostenuto questa scelta strategica aggiungendo che il patrimonio archeologico non solo è vasto e generosamente distribuito su tutto il territorio cilentano, ma è pure ben distribuito nelle diverse epoche storiche, a partire dal neolitico e fino a raggiungere i nostri giorni. “Il lavoro che io e la prof.ssa Giusy Rinaldi, assieme alla Segreteria AS.CO.CI. fin dall’ottobre dell’anno scorso ci convince che questa è una occasione storica per portare avanti, tutti assieme, un progetto importante di sviluppo del Cilento” – ha sostenuto.
“Certo il nostro patrimonio archeologico va portato per buona parte ancora alla luce” – hanno detto il sindaco di Roccagloriosa, Roberto Cavaliere, e il sindaco di Moio della Civitella, Enrico Gnarra, “e va reso maggiormente noto” – ha sostenuto la sindaca di Padula, la signora Michela Cimino.
Proprio questo è dunque il punto! Come rendere proficuo questo patrimonio accrescendone la dimensione, ma, al contempo sviluppando la consapevolezza dei cittadini cilentani di possederlo così da farne un attrattore per nuovi turismi.
” Bisogna lavorare sulla Cultura, a partire dai giovani” – ha suggerito Iolanda Molinaro, assessore del Comune di Vallo della Lucania, “ bisogna formare nuovi mestieri, sfruttando bene gli IFTS (Tecnici Superiori) e rivedere i programmi del curriculum scolastico per le vecchie ragionerie” – ha aggiunto”.
” Bisogna allargare la base associativa di ASCOCI, accogliendo altri Comuni cilentani, a partire da quelli che hanno già un evidente patrimonio archeologico, e incontrare i nuovi turismi obiettivo nelle manifestazioni fieristiche di tutto il mondo, con un’immagine coordinata di destinazione turistica che porti il nome di “Cilento”, o “Cilento da vivere”, come abbiamo scritto nei due CIS presentati al Governo per il PNRR. Ciò a partire dalla prossima edizione della Borsa Mediterranea del Turismo archeologico di inizio novembre prossimo” – ha suggerito Renato Di Gregorio, amministratore di Impresa Insieme S.r.l. e responsabile della Segreteria di ASCOCI.
“Intanto a fine giugno, dal 26 al 28, arriverà un folto gruppo di rappresentanti del Comune di Focea e ci sarà l’occasione di lavorare sul progetto dell’itinerario culturale del Consiglio d’Europa e su progetti di finanziamenti europei” ha detto Stefano Sansone, vicesindaco di Ascea. Egli si è incontrato, assieme a Di Gregorio, in Turchia, con i colleghi Focesi e ora sta ultimando il programma di incontri a cui ha invitato tutti gli Amministratori presenti.
“Naturalmente, accanto alla valorizzazione dei nostri patrimoni territoriali, alla loro migliore promozione, alle nuove e più larghe alleanze” – ha concluso l’on Michele Cammarano – “dobbiamo aggiungere: la realizzazione di nuovi e più agevoli collegamenti tra i luoghi dove i turisti vogliono andare (vedi il collegamento Pompei, Paestum, Ascea), la finalizzazione dei finanziamenti su progetti integrati per non disperdere risorse per interventi piccoli e a pioggia e, infine, la preparazione di personale specializzato che nei Comuni e per i Comuni si occupi a tempo pieno di Turismo”.
Nasce da questo ricco e articolato dibattito un obiettivo condiviso da tutti i partecipanti: costruire una regia composta dagli Amministratori dei Comuni cilentani che consenta il raccordo tra i tanti progetti affinché, tutti assieme, portino a conseguire gli obbiettivi di sviluppo territoriale così ben individuati; una sorta di progetto dei progetti.
Questo progetto dovrà avere una regia politica, una struttura tecnica, una struttura organizzativa e un Comitato scientifico, tra loro strettamente interrelati.
Fondamentale sarà il contributo delle Università che hanno già dato il loro consenso all’iniziativa (Napoli, Cassino e Roma) e quelle che ad esse si aggiungeranno e delle Scuole che hanno già sottoscritto una Convenzione con i Comuni AS.CO.CI.
Così come sarà importante la supervisione scientifica della dott.ssa Raffaella Bonaudo
(Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino), affinché, come lei stessa ha scritto: “ribadisco la disponibilità della Soprintendenza a collaborare in modo che le proposte, i progetti e le attività dell’Associazione possano inserirsi nel più ampio quadro istituzionale”.
Questa struttura dovrà lavorare per almeno tre anni con un budget certo, quantificabile in almeno un milione di Euro. Esso si nutrirà della capacità programmatoria di quegli Amministratori che – come ha affermato la Maria Teresa Scarpa, sindaco di Gioì – “certamente non manca, anzi si è andata sviluppando in questi anni” Sarà pure necessario intercettare altri e diversi fondi partecipando “assieme” a bandi pubblici finalizzando le risorse verso obiettivi di area vasta. Il bando del Ministero del Turismo per il turismo nei piccoli Borghi, pubblicato l’8 giugno, così come quello delle Comunità energetiche costituiscono nuove opportunità.
La riunione si è così conclusa con la soddisfazione comune. L’avv. D’Angiolillo ha incaricato la Segreteria di ASCOCI di formalizzare il progetto così definito a grandi linee, con l’ausilio del prof Nicola Femminella e della prof.ssa Giusy Rinaldi, che hanno concorso alla riuscita dell’iniziativa e anche di predisporre le bozze di Delibera di approvazione per agevolare il lavoro degli Amministratori dei Comuni che vorranno sostenerlo.
L’on. Michele Cammarano assieme ai referenti regionali politici e di governo, ed in particolare con l’Assessore, prof. Felice Casucci, ne vaglieranno la sostenibilità politica ed economica per portarlo avanti con efficacia.
Un primo banco di prova sarà la partecipazione alla prossima edizione della BMTA, dal 2 al 5 Novembre prossimo.
Frattanto le iniziative in corso proseguiranno con le risorse disponili e certamente con una maggiore consapevolezza collettiva.
Segreteria AS.CO.CI.
RDG -10.06.2023
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