Il Comune di Sanza protagonista in Puglia del dibattito sul tema «ri-abitare i paesi»
| di Pasquale SorrentinoIl Comune di Sanza protagonista del dibattito sul tema «Bando Borghi. Dal PNRR una possibilità per ri-abitare i paesi» in Puglia. Il borgo di Sanza, in rappresentanza della Regione Campania, oggi protagonista del dibattito sul tema «Bando Borghi. Dal PNRR una possibilità per ri-abitare i paesi». L’importante confronto si è tenuto oggi ad Accadia in provincia di Foggia, presso il Palazzo Comunale.
A rappresentare il Comune di Sanza, il vicesindaco Antonio Lettieri, unitamente al delegato al Turismo, Angelo Marotta, la delegata alla Cultura, Marisa Vitolo, il delegato alla Sanità, Ivan Peluso e la consigliera del sindaco sulle Politiche giovanili Mariagiuseppina Citera. Al dibattito coordinato da Massimo Milone, Responsabile di RAI Vaticano, sono intervenuti Anna Maria Candela, Dirigente Sezione Tutela e Valorizzazione dei Patrimoni Culturali della Regione Puglia; Alessandro Leon, Presidente CLES e Segretario generale dell’Associazione per l’Economia della Cultura; Aldo Patruno Direttore Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia; Adelina Picone Coordinatrice Master A’Rint_Università degli Studi di Napoli “Federico II° ; Stefano Pisani Delegato del Presidente della Regione Campania Coordinatore del Masterplan Cilento Sud; la dott.ssa Rossana Romano Direttore Generale per le Politiche Culturali e il Turismo della Regione Campania.
La Tavola rotonda: il “Bando Borghi“ e le opportunità per i paesi del Mezzogiorno ha registrato gli interventi di Agostino De Paolis Sindaco di Accadia; Mario Di Nitto Sindaco di Rionero in Vulture; Antonio Lettieri Vice-Sindaco di Sanza. Il Bando Borghi del Ministero della Cultura ha portato alla individuazione di 21 borghi in Italia, dove sperimentare Progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei Borghi a rischio spopolamento o abbandonati. A ciascuno di essi è stato affidato un contributo sui fondi PNRR pari a 20 milioni di euro. I progetti proposti dovevano prevedere l’insediamento di nuove funzioni, infrastrutture e servizi nel campo della cultura, del turismo, del sociale o della ricerca, (ad es. scuole o accademia di arti e dei mestieri della cultura), alberghi diffusi, residenze d’artista, centri di ricerca ecampus universitari, residenze sanitarie assistenziali (RSA) dove sviluppare anche programmi a matrice culturale, residenze per famiglie con lavoratori in smart working e nomadi digitali. Nuove funzioni, settoriali, specifiche, destinate a nuovi possibili profili di “abitanti”.
L’iniziativa ha inteso mettere a confronto le esperienze dei quattro comuni delle regioni meridionali continentali (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria), meritevoli del finanziamento ministeriale. Un momento di riflessione sullo stato di attuazione degli investimenti, sulla loro finalità, sulla effettiva possibilità che questo possa contribuire ad una inversione di rotta rispetto al tema dell’abbandono e dello spopolamento e non ultima sulle auspicabili sinergie con strumenti e strategie che hanno gli stessi obiettivi. Dal dibattito è emersa la capacità e la volontà assoluta di attuare al meglio questo programma di interventi per innescare i cambiamenti attesi e le possibili risposte su come ricostruire i legami tra luoghi e persone.
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