Il fascino di Gioi, tra arte e panorami mozzafiato
| di Marianna ValloneAdagiato su uno sperone del Monte Serra e disegnato dai contorni dei campanili di Sant’Eustacchio e di San Nicola, Gioi Cilento è tra i borghi più belli del Cilento, patria della famosa ‘soppressata lardellata’,
La passeggiata ha inizio nel centro storico del paese dove regna sovrano l’edificio sacro di Sant’Eusta-chio, la cui origine viene collocata tra l’XI ed il XIII secolo. L’interno a due navate vanta un soffitto dipinto dal noto pittore gioiese Mario Romano. Di notevole pregio sono l’altare della Madonna del Rosario nell’omonima navata laterale e l’organo settecentesco opera di Carelli.
Meritano una visita anche la chiesa di San Nicola del XV secolo ed il convento di San Francesco del 1466, una struttura su tre livelli con un antico chiostro ed un pozzo. Le sue volte a crociera conservano affreschi attribuiti a Paolo De Matteis, famoso pittore cilentano. Al suo interno ospita il Museo interattivo di Gioi (MIG), un viaggio nel tempo alla scoperta delle origini del borgo. Alzate lo sguardo per ammirare le forme di palazzi storici, portali in pietra, decorazioni gentilizie e raggiungete a piedi il Castello, che faceva parte del sistema difensivo dell’antica città di Elea. Oggi è in stato di rudere, ma conserva ancora il suo fascino: la sua posizione gli permette di dominare la vallata del fiume Alento, regalando una vista incantevole.
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