Il gemellaggio religioso tra Pisciotta e Guarcino sulle orme di Sant’Agnello Abate
| di Redazione«Emozioni profonde!. E’ questo il commento di Ninuccia e di Alfonso (la più anziana ed il più giovane tra i partecipanti, più di settant’anni di differenza) al termine della giornata di pellegrinaggio trascorsa a Guarcino, mentre, seduti vicini sulle poltrone del pullman, iniziano il viaggio di ritorno a Pisciotta.
L’intera comitiva, costituita non solo da pisciottani ma anche da rappresentanti di Rodio e Marina, oltre che del Terz’ordine Carmelitano, è concorde: camminare sulle orme del Santo, in questo caso fisicamente, procura uno straordinario moto dell’anima che ben si spiega, dati i legami fortissimi che tutti i pisciottani hanno con il loro Protettore.
La giornata è stata dedicata a Sant’Agnello Abate, protettore di Pisciotta e di Guarcino, comune della provincia di Frosinone, nel Lazio. Da qui il gemellaggio religioso con la cittadina del frusinate, promosso dal Comitato festa e dall’Arciconfraternita di Sant’Agnello Abate di Pisciotta, in collaborazione con la Confraternita Sant’Agnello di Guarcino.
La comitiva, accolta all’arrivo in piazza dal sindaco Urbano Restante, dalla priora della Confraternita Franca Polise e dal Delegato vescovile per le Confraternite Massimiliano Floridi, si è unita ai guarcinesi in festa per raggiungere in processione, con in testa i gonfaloni delle due confraternite, l’Eremo, luogo del Silenzio, a 860 m sul livello del mare, dove il santo visse per sette anni.
Sul piazzale prospiciente la grotta è stata celebrata la Santa Messa accompagnata dagli inni al Santo ed il parroco Don Maurizio, ricordando che “non si è mai soli” ed invitando ad “entrare nell’amore”, ha letto il messaggio di saluti del parroco di Pisciotta, Don Franco Giordano, “testimone della fede e dell’entusiasmo dei parrocchiani di Pisciotta”.
Prima dello svelamento della targa-ricordo le confraternite hanno rivolto messaggi di benvenuto e saluti tramite, rispettivamente, la priora Franco Police ed il priore onorario Nicola de Feo. Al termine delle celebrazioni, salutato il Santo al grido di “viva Sant’Aniello”, i fedeli in processione hanno raggiunto il centro del paese dove ad attenderli c’era la banda musicale di Guarcino, per rendere ancora onori al comune santo protettore.
Un momento conviviale e la visita della collegiata di San Nicola, dove è custodita la preziosa statua di Sant’Agnello Abate, oltre due tele con sue immagini, hanno chiuso una giornata di fede sicuramente indimenticabile per i pisciottani partecipanti, non di meno per chi ha seguito la diretta dell’evento sui social. Il prossimo 10 agosto, in occasione dei solenni festeggiamenti del Santo, sono attesi a Pisciotta i pellegrini di Guarcino, per un’altra manifestazione di profondo e comune amore verso “Agnello, tanto amato, angelo di umiltà, nostro avvocato”.
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