‘Il gigante della Campania metafora della vita’: emozionanti testimonianze e riflessioni sulla vetta del Monte Cervati
| di Luigi Martino“La vetta del Cervati è una allegoria della vita: da lontano ci sono cime che sembrano invalicabili, ma poi
avvicinandosi si intravede un percorso. Se si dà quello che si ha dentro, si riesce a superare tutto”. Il gigante della Campania è come una metafora della vita: è questa la riflessione ricorrente da parte di chi, negli anni scorsi, ha avuto il piacere e la fortuna di prendere parte all’evento teatrale gratuito più alto della Regione Campania, organizzato dalla Cooperativa Culturale La Cantina delle Arti con il patrocinio dell’Ente PNCVDA.
Manca ormai davvero poco all’appuntamento ideato dal direttore artistico Enzo D’Arco, che ritorna domenica 17 luglio alle ore 12:00, con la sua quinta edizione, ed è naturale domandarsi -in vista
dell’evento- cosa possa significare partecipare. La risposta arriva dalle entusiastiche testimonianze raccolte nel corso delle precedenti edizioni, che hanno visto presenti persone provenienti da tutta Italia e non solo. Ascoltando le loro parole, ci si rende conto di come l’emozionante esperienza de “Il gigante della Campania” riesca a stimolare riflessioni profonde, arricchendo la consapevolezza di sé stessi.
Intanto una certezza comune, maturata lungo il percorso che conduce alla vetta del Cervati: “Si viaggia per arrivare a una destinazione, però è chiaro che ci si gode il viaggio: la destinazione alla fine non è così
importante”. È un cammino in salita, ovviamente ci sono delle difficoltà ma anche tanti splendidi paesaggi, e quindi con i suoi elementi positivi e negativi rappresenta bene la vita. “Fino a che vedi la vetta, significa che sei vivo” sottolinea qualcuno, mentre per qualcun altro “Raggiunta una vetta, possiamo vedere altre vette più alte. Oppure possiamo fermarci a contemplare quello che abbiamo raggiunto”. Il cammino in realtà è soltanto un pretesto, il vero cammino è quello interiore. Si è soddisfatti sulla vetta se si è raggiunto qualcosa “dentro”.
Il gigante della Campania favorisce in questo senso una maggiore conoscenza di sé stessi. E così, un passo dopo l’altro, pian piano si va avanti, e si capisce che una delle più importanti montagne da scalare è imparare a stare bene con gli altri: “Viaggiare in solitudine con il mio zaino non mi interessa: mi interessa condividere questa esperienza con qualcuno, dare e ricevere aiuto”. Tra le considerazioni non mancano quelle sulle difficoltà che i giovani del Sud devono affrontare: “Il lavoro per i giovani del sud è la montagna più ardua da scalare. Andare fuori è la cosa più semplice, restare qui e scalare la vetta più
alta è molto difficile”.
Il progetto “Gigante della Campania” nasce per puntare i riflettori sul Monte Cervati, impareggiabile Grande Attrattore Naturalistico e protagonista indiscusso del territorio. A questo scopo si avvale dell’importante e collaudata collaborazione con la Sottosezione Montano Antilia C.A.I. (Club Alpino Italiano) e dell’Arciconfraternita Maria S.S. della Neve di Sanza. Domenica 17 luglio sono previste escursioni gratuite con guida per raggiungere la vetta da Monte San Giacomo, Sanza e Piaggine: uno
spettacolo nello spettacolo che attribuisce valore aggiunto alla consueta altissima qualità artistica
marchio di fabbrica de “La Cantina delle Arti”. Una volta sulla vetta, arriva il momento di godersi
uno spettacolo unico al mondo, che anche quest’anno Enzo D’Arco, Antonella Giordano e
Marzio D’Arco offriranno su un palcoscenico naturale che non ha eguali. Recitando senza sipario,
senza luci di scena, senza microfoni: solo gli artisti, il pubblico e la natura.
Un’ultima testimonianza rende bene l’idea di quanto l’atmosfera sia magica: “La vetta del Cervati
per me è come un Paradiso: qua sopra mi sembra di volare!”.
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