Il ponte di Angellara resta bloccato: nuovi ritardi per i lavori. Un anno e mezzo di disagi

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Il ponte di Angellara resta bloccato: nuovi ritardi per i lavori. Un anno e mezzo di disagi

Almeno altri due mesi di attesa per l’avvio dei lavori di ristrutturazione del ponte di Angellara, vicino Vallo della Lucania. Un intervento tanto atteso quanto tormentato, fermato ancora una volta dalla burocrazia. La Soprintendenza ha infatti bloccato l’apertura del cantiere, assegnato lo scorso ottobre alla società Impregivi Srl, a causa della mancanza del parere di interesse culturale, obbligatorio poiché il ponte è classificato come bene storico.

Nonostante la Provincia di Salerno avesse acquisito il parere paesaggistico tramite il meccanismo del silenzio-assenso, non è stato richiesto il nulla osta specifico sul vincolo culturale, un errore procedurale che rischia di prolungare ulteriormente i disagi. L’iter per ottenere il parere necessario potrebbe richiedere almeno due mesi, con un ulteriore slittamento dell’inizio dei lavori.

Un’infrastruttura cruciale per il territorio

Il ponte, chiuso al traffico dal 13 maggio 2023 a seguito di un cedimento strutturale, rappresenta un punto nevralgico per la viabilità della Strada Regionale 488, che collega Vallo della Lucania con Angellara. La sua chiusura ha obbligato automobilisti e mezzi pesanti a percorrere un tracciato alternativo attraverso l’area industriale comunale, aumentando i tempi di percorrenza e creando notevoli disagi per residenti e attività economiche locali.

L’episodio si inserisce in un contesto di fragilità infrastrutturale già noto. Tra il 2013 e il 2018, il territorio aveva affrontato una lunga chiusura della strada a causa di una frana. Anche in quell’occasione, la paralisi viaria aveva messo in luce le criticità della rete stradale locale, ora aggravate da questa nuova emergenza.

La reazione della comunità e della politica

Il prolungarsi dei lavori ha alimentato il malcontento tra i cittadini e ha sollevato dure critiche in ambito politico. Michele Cammarano, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, ha presentato un’interrogazione alla giunta regionale per chiedere interventi urgenti: «Sono trascorsi oltre diciotto mesi dalla chiusura del ponte, e i lavori non sono ancora iniziati a causa di problemi burocratici evitabili. È una situazione inaccettabile».

Anche il gruppo locale del Movimento 5 Stelle ha espresso il proprio dissenso, sottolineando come la chiusura prolungata del ponte stia riproponendo i disagi vissuti in passato. «La strada è stata bloccata per cinque anni per una frana. Oggi assistiamo allo stesso copione, con un immobilismo che penalizza tutto il territorio», hanno dichiarato i rappresentanti locali.

Prospettive e incognite

La Provincia ha ribadito l’impegno a sbloccare la situazione nel più breve tempo possibile, ma i tempi per l’ottenimento del parere della Soprintendenza rischiano di rimandare la conclusione dell’opera almeno all’autunno. Nel frattempo, i residenti e le attività economiche della zona continuano a fare i conti con i disagi di una viabilità interrotta e con la frustrazione per una situazione che appare senza fine.

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