Il portiere del cuore, Stefano Tacconi premiato come «Eroe del Calcio» ad Agropoli
| di Antonio VuoloE’ il portiere del cuore per tutti, Stefano Tacconi, premiato, ieri sera, presso l’aula consiliare del Comune di Agropoli, in occasione della terza edizione “Gli Eroi del Calcio”. Dopo l’ex attaccante brasiliano del Napoli Antonio Careca, è toccato all’ex portiere della Juventus e dell’Italia ricevere il premio Ussi “Sport e Valori”. «Sono felice di questo riconoscimento, vuol dire che ho seminato bene» ha detto Tacconi, ringraziando la città di Agropoli ed i tifosi, juventini e non, giunti a Palazzo di Città per seguire la cerimonia.
Dopo aver parato il rigore più importante della sua vita, a seguito dell’emorragia celebrale che lo colpì nell’aprile del 2022, Tacconi ha raccontato i momenti salienti della sua carriera: «Ho avuto la possibilità di calcare tutti gli stadi del mondo e di vincere tutto. Penso che sono stato fortunato nella mia vita su determinate cose, ma allo stesso tempo penso che è stato fortunato anche chi mi ha comprato». Una tappa importante nella sua carriera è stata anche quella ad Avellino, dove si afferma tra i maggiori talenti portati alla ribalta durante gli Anni Ottanta dalla provinciale biancoverde del commendatore Antonio Sibilia.
«L’Avellino è stato importante per la mia carriera. Bisognava sempre soffrire fino alla fine per raggiungere la salvezza e questo ha contribuito a formare ancora di più il mio carattere» ha aggiunto Tacconi. Un carattere battagliero ed una grande forza d’animo che hanno aiutato tanto l’ex portiere della Nazionale anche nella sua battaglia contro la malattia che l’ha colpito nell’aprile del 2022. «Il mio carattere mi ha aiutato molto e oggi posso dire che ne sto uscendo bene. Penso che qualcuno mi abbia preso per i capelli e salvato. Il coma? Dicono che vedi qualcosa, io invece non ho visto nulla, se non la faccia di mia moglie quando mi sono risvegliato, ed è stato un momento bellissimo» ha evidenziato l’ex portiere, che ha poi ricevuto una sorpresa, con l’arrivo nell’aula consiliare di Careca, che ha deciso di restare in città per salutare Tacconi e consegnargli il premio, insieme al presidente nazionale Ussi Gianfranco Coppola e all’ideatore della kermesse sportiva Antonio Ruggiero.
La serata è proseguita tra racconti, aneddoti e domande per l’ex calciatore. I tifosi bianconeri, hanno ricordato in modo particolare le parate che hanno portato la Juventus sul tetto del mondo, con la vittoria della Coppa Intercontinentale nel 1985 a Tokio. Ma prima di andare via, a proposito di giovanissimi, ha voluto dare anche un consiglio: «E’ meglio che stiano a casa i genitori, soprattutto le mamme. Lasciateli divertire i ragazzi. Sono andato un po’ di tempo fa a vedere mio figlio e ho visto delle cose imbarazzanti. Da quel momento non l’ho fatto più». Applausi scroscianti per l’ex portiere bianconero che ha poi ricevuto anche una targa dal Club Juventus di Agropoli.
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