Il Vallo di Diano piange la morte di Francesca e della sua bimba: a giorni sarebbe diventata mamma
| di Pasquale SorrentinoMeno di una settimana e sarebbe diventata mamma. Meno di un settimana e avrebbe potuto abbracciare, finalmente, il suo pargolo. Meno di una settimana e avrebbe potuto coronare il sogno, con suo marito con il quale si era sposata da circa un anno, di diventare genitori e invece no. Invece il destino ha voluto che la tragedia piombasse a pochi giorni da uno dei momenti più bella vita, un dramma nel dramma.
Francesca Calandriello è morta intorno alle 21 di ieri sera e con lei il bambino che portava in grembo da otto mesi e due settimane circa, inutile la corsa in elicottero all’ospedale di Salerno, inutile i soccorsi immediati del 118, inutile anche chiedere un miracolo o una grazia. Troppo gravi le ferite riportate nel terribile incidente avvenuto poco prima delle 19 di ieri nei pressi del campo sportivo di Sant’Arsenio, lungo il viale dello Sport.
Un maledetto incrocio, un terribile impatto tra l’auto, una Fiat 500, guidata da Francesca e un mezzo furgonato adibito al trasporto di persone. La fiancata sinistra dell’auto si distrugge, i vetri del finestrino, dal lato del conducente, vanno in frantumi. Le lamiere della vettura colpiscono Francesca al volto. Forse un ultimo pensiero al suo bambino, al momento più bello della vita spezzato un attimo prima che si concretizzasse, poi il buio. Chi è nell’altro veicolo scende e chiama i soccorsi, tenta egli stesso di fare qualcosa, così come i primi arrivati sul posto. Ci provano medici e infermieri del 118 ma la situazione è grave, troppo grave. Viene allertato l’elisoccorso mentre a cornice dell’incidente arrivano frotte di persone, in lacrime. Francesca e suo marito, Antonio, sono conosciuti e amati. Carabinieri e agenti della polizia municipale portano avanti i rilievi, arrivano i vigili del fuoco.
C’è anche il sindaco, Donato Pica, e poi tutti guardano in alto in attesa dell’elicottero: estrema speranza che svanirà in volo. Francesca arriva già priva di vita all’ospedale di Salerno, arriva in codice nero. Con lei muore anche il bambino che da otto mesi e poco più portava in grembo. Meno di una settimana e tutti i sogni di otto mesi vissuti in attesa della nascita si frantumano in un attimo così come si è frantumato il vetro del finestrino contro il quale Francesca ha sbattuto la testa. Una tragedia immane che ha scosso l’intera comunità di Sant’Arsenio, paese dove marito e moglie avevano scelto di vivere, e Sassano, paese nativo della 27enne. Una tragedia immane che ha colpito l’intero Vallo di Diano, che ha scosso animi e cuori. Che ha fatto scendere lacrime e sentire dolore in tutti.
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