Il fiume è una discarica: volontari ripuliscono le sponde del Mingardo da cemento, catrame e sedie di plastica
| di Marianna ValloneMaxi operazione di pulizia domenica pomeriggio intorno al fiume Mingardo. La giornata ecologica è stata accolta da più di una decina di volontari che muniti di guanti, pinze e sacchi hanno liberato le sponde del fiume dalla spazzatura abbandonata in mezzo al verde. La raccolta dei rifiuti si è concentrata su tutta l’area sotto il ponte della strada Mingardina, dopo il bivio di Licusati. Intorno al fiume c’era di tutto: resti edili, pezzi di ferro, mattonelle, televisori, sedie e sdraio di plastica, catrame, cemento, barattoli, aspirapolveri, persiane dei balconi, vestiti, giochi e centinaia di bottiglie di vetro. La manifestazione è stata organizzata dall’associazione Amni Asd, con il patrocinio morale del Parco nazionale del Cilento e il sostegno del Comune di Camerota, con l’aiuto dell’ufficio Ambiente e dell’assessore Ciro Troccoli che ha fornito il materiale da lavoro per i partecipanti. «Avevamo già individuato questo sito del Fiume Mingardo passeggiando un giorno con mio marito, – spiega il presidente di Amni Asd, Maria De Luca al giornaledeiclento.it – da lì ci siamo attivati come associazione. Abbiamo trovato sulla zona parte di rifiuti che potevano essere depositati nell’isola ecologica del Comune di Camerota». L’associazione assicura che questa è la prima di una serie di iniziative ecologiche.
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