Impianto biometano nel Cilento, comitato ‘Le cinque terre’: «Progetto presenta lacune»

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Impianto biometano nel Cilento, comitato ‘Le cinque terre’: «Progetto presenta lacune»

Il Comitato cittadino “Le Cinque Terre”, guidato dal presidente Nicola Rizzo, ha inviato una lettera alla Regione Campania per ribadire la propria ferma opposizione alla realizzazione di un impianto a biometano nella zona industriale di Ogliastro Cilento, un’area che interessa anche i territori limitrofi di Cicerale, Agropoli, Giungano e Capaccio Paestum.

Nella missiva, il Comitato chiede chiarimenti alla Regione, sollevando dubbi sulla compatibilità dell’intervento con la destinazione urbanistica della zona, recentemente modificata da E Agricola a D1 Impianti Industriali. La trasformazione dell’area, secondo i cittadini, potrebbe avere ripercussioni ambientali e paesaggistiche non adeguatamente considerate.

Secondo il Comitato, l’impianto, che dovrebbe estendersi su una superficie di 46.530 metri quadrati, presenterebbe criticità legate alle emissioni odorigene e comporterebbe un significativo impatto sul territorio. Inoltre, viene sollevata la questione della competenza del Suap Cilento nel rilascio delle autorizzazioni necessarie, un aspetto che necessita di ulteriori verifiche.

“La documentazione allegata all’istanza – affermano dal Comitato – non chiarisce con precisione la provenienza e la tracciabilità delle biomasse, lasciando dubbi sulla gestione di materiali di origine animale. Il progetto presenta inoltre numerose lacune istruttorie, che rendono necessarie ulteriori verifiche e approfondimenti”.

La richiesta di maggiore trasparenza e approfondimento sul progetto si inserisce in un quadro più ampio di sensibilizzazione della popolazione locale sui potenziali rischi ambientali. Il Comitato, infatti, ha annunciato ulteriori iniziative per informare i cittadini e sollecitare le autorità competenti a valutare con attenzione l’impatto dell’impianto sul territorio e sulla qualità della vita dei residenti.

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