Impianto ittico chiuso, «non luogo a procedere» per i fratelli Fortunato
| di Redazione«Non luogo a procedere perché il fatto non sussiste». Con questa sentenza si conclude il processo penale a carico del sindaco del Comune di Santa Marina Giovanni Fortunato e del fratello Dionigi Fortunato, entrambi difesi dall’avvocato Cinzia Morello e a carico dell’architetto Giovanbattista Guastalegname, difeso dall’avvocato Domenico Ferrante. Agli imputati veniva contestato di avere illegittimamente chiuso con un ordinanza sindacale un immobile (l’ex itticoltura) occupato da personale della Comunità Montana Bussento, Lambro e Mingardo.
«Anche questa volta Giustizia è stata fatta – così il primo cittadino di Santa Marina Giovanni Fortunato commenta il giudizio – ancora una volta è stato premiato l’operato del Comune di Santa Marina e dell’Amministrazione Fortunato per la tutela e la crescita del territorio. Voglio ringraziare gli avvocati Morello e Ferrante per il risultato ottenuto. Il giudice dell’udienza preliminare di Lagonegro, dott. Saladino-spiega il Sindaco Fortunato- ha accolto le tesi difensive anche in merito all’indubbio diritto di proprietà degli immobili in capo al Comune di Santa Marina e, rigettando le conclusioni dell’ente montano costituitosi parte civile, ha dichiarato il non doversi procedere perché il fatto non sussiste. Il prossimo passo sarà bonificare l’area, e renderla fruibile per la crescita economica e lo sviluppo del paese».
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