Impresa, stagionali e reddito di cittadinanza: nel Cilento il lavoro è un argomento da affrontare
| di RedazioneImpresa, lavoratori e reddito di cittadinanza. Il titolo rappresenta la suddivisione della società attuale e mai lo avremmo immaginato, in Italia poi, la Repubblica fondata sul lavoro. Il lavoro è un diritto ma a ricercarlo non c’è più nessuno o qualcuno. In tanti emigrano verso i Paesi del Nord Europa altri partono con o senza competenze verso il Nord come nel secondo dopoguerra. Un fenomeno quello dell’emigrazione che vede l’Italia ai primi posti nonostante l’infinito patrimonio culturale, artistico e storico.
Chi resta resiste.
Resiste contro la palude della burocrazia, resiste contro un sistema arretrato e colmo di lacune (ossimoro), resiste contro tutto e tutti. A volte chi resta sia esso imprenditore o lavoratore subisce uno status di precarietà permanente. Le imprese non hanno sicurezze soprattutto durante questo periodo ove il capitalismo è in piena ascesa e le multinazionali fanno il bello e cattivo tempo. I lavoratori invece il maggior delle volte sono alla ricerca della dignità, persa dai primi anni duemila ma non diamo a prescindere la colpa all’euro ed all’Europa, sarebbe troppo facile.
Analizziamo i problemi e cerchiamo di risolverli, nonostante il vuoto sia governativo.
Potremmo risolverli copiando i Paesi del Nord Europa per esempio in cui vige il rispetto del salario minimo garantito, vige un rispetto per le imprese che non subiscono talune pressione fiscali presenti in Italia. Ma il lavoro a cosa serve?
Il lavoro nobilita l’uomo, gli garantisce dignità senza della quale non si potrebbe compiere nessun percorso di vita. Acquistare una casa, creare una famiglia sono ormai sogni infranti per tanti ragazzi e questo non dobbiamo permetterlo, altrimenti ci ritroveremo con una generazione rassegnata. Ecco la rassegnazione è un male incurabile, ed il reddito di cittadinanza seppur ha garantito dignità soprattutto ai deboli, ai poveri, a chi non ha nulla, ha nel contempo creato prerogative per essere rassegnati. E mentre ciò accade il divario sociale aumenta, i ragazzi in gamba vanno via e il lavoro diviene un miraggio.
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