In bici dal Cilento e Milano per la sicurezza sul lavoro
| di Luigi MartinoMille chilometri in bici attraverso l’Italia per ricordare chi ha perso la vita sul posto di lavoro. ‘Mille’ perchè tanti sono i morti sul lavoro ogni anno in Italia. Si chiama #Girolevitespezzate il progetto di Domenico Nese, 46 anni, geometra, vicesindaco di Ogliastro Cilento che partirà dal suo paese il 28 aprile prossimo, giornata mondiale della sicurezza sul lavoro, e pedalerà fino a Milano, dove conta di arrivare il 17 maggio dopo aver fatto tappa in diversi paesi e città portando ovunque il messaggio di «una nuova cultura della sicurezza sul lavoro». Sperimentando una bici speciale, con caratteristiche utili per la riabilitazione in ambito cardiovascolare, percorrerà strade che lo porteranno in piccoli centri come Nola, Maddaloni, San Felice Circeo, Aprilia e in città più grandi come Grosseto e Pisa, tutti luoghi simbolo perchè scenari di recenti tragici incidenti sul lavoro. All’arrivo di ogni tappa sarà accolto dai rappresentanti dell’amministrazione comunale, che «promuoveranno eventi sui temi della prevenzione e della sicurezza sul lavoro – racconta Nese – insieme ad associazioni di settore, familiari delle vittime e sindacati». L’iniziativa nasce, fra l’altro, in collaborazione con Uiltec, il sindacato dei lavoratori dell’industria tessile, dell’energia e della chimica.
Il Comune di Milano ha abbracciato in pieno la causa: il 17maggio, proprio in occasione dell’arrivo di Nese nel capoluogo lombardo, tappa finale del #Girolevitespezzate, l’assessorato alle Politiche del Lavoro promuoverà una tavola rotonda sul problema della sicurezza sul lavoro. Per percorrere i 1000 chilometri Nese non utilizzerà una bici comune ma sperimenterà una ‘due ruote’ che potrebbe rivelarsi utile in ambito di riabilitazione cardiovascolare. E’ del tipo a pedalata assistita, ma dotata di un software in grado di gestire la potenza di spinta del motore (da 250 Watt) in base alla frequenza del battito cardiaco: si imposta il range entro cui il battito cardiaco deve restare e il motore aumenterà di potenza, aiutando la pedalata, man mano che il battito si avvicinerà al limite superiore, con il continuo controllo del ciclista.
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