Incendio rifiuti Persano, cittadini lamentano ‘odori nauseabondi’
| di Luigi MartinoL’Arpa Campania prosegue con le attività di monitoraggio per valutare gli effetti ambientali dell’incendio scoppiato nel comprensorio militare di Persano, dove sono andate in fiamme 6.000 tonnellate di rifiuti provenienti dalla Tunisia. I primi dati raccolti non indicano criticità, in quanto non sono stati superati i limiti di legge previsti dal decreto legislativo 155/10 per quanto riguarda le concentrazioni di ossidi di azoto, benzene, particolato PM10 e PM2.5, monossido di carbonio e idrogeno solforato.
Tuttavia, queste rilevazioni sembrano contrastare con le numerose segnalazioni dei residenti delle aree circostanti l’incendio, che continuano a lamentare odori nauseabondi e miasmi insopportabili, specialmente nelle ore notturne. La preoccupazione tra la popolazione è palpabile, e le richieste di intervento da parte delle autorità locali si fanno sempre più pressanti.
Dalla serata di ieri, l’Arpa Campania ha attivato un laboratorio mobile per il monitoraggio continuo della qualità dell’aria nella località Falagato di Altavilla Silentina. Inoltre, sono stati posizionati due campionatori per il rilevamento di particolato, diossine e furani, uno all’interno dell’area militare e l’altro in località Borgo Carillia del comune di Serre. I campioni raccolti durante il primo ciclo di monitoraggio, avviato la notte dell’incendio, sono già stati inviati ai laboratori dell’agenzia e i risultati saranno resi noti appena disponibili.
Sono stati programmati anche campionamenti del suolo lungo la principale direttrice del vento, nelle zone mappate come potenzialmente esposte ai residui della combustione delle ecoballe. Lo spegnimento dell’incendio è ancora in corso e avviene tramite “soffocamento”, ossia con l’uso di inerti certificati depositati sull’area del rogo dai vigili del fuoco. Quest’ultimi hanno scelto di non utilizzare i canadair per evitare la dispersione di percolato.
Mentre proseguono le operazioni di spegnimento, la Procura di Salerno ha aperto un’inchiesta per accertare l’eventuale natura dolosa dell’incendio. Gli inquirenti attendono che l’area venga messa in sicurezza per poter effettuare le ispezioni necessarie alla ricerca di possibili punti d’innesco.
Ieri si è tenuto il secondo tavolo tecnico presso la prefettura, a cui hanno partecipato i sindaci dei comuni di Serre, Battipaglia, Eboli, Campagna, Postiglione, Contursi Terme, Albanella e Altavilla Silentina. Alcuni di questi comuni hanno deciso di prorogare le ordinanze già emesse per tutelare la salute dei cittadini. Le autorità si incontreranno nuovamente domani per un ulteriore aggiornamento sulla situazione.
L’incendio di Persano continua a tenere alta l’attenzione delle istituzioni e delle comunità locali, mentre si attende con ansia l’esito delle analisi ambientali e delle indagini sulle cause del disastro. Nel frattempo, la sicurezza dei residenti rimane la priorità assoluta per tutte le parti coinvolte.
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