Pollica. Diversi ettari di macchia mediterranea sono stati distrutti in località “Pioppi”
| di Federico MartinoDiversi ettari di macchia mediterranea sono stati distrutti in località “Pioppi” in agro di Pollica area soggetta al vincolo idrogeologico, in zona 2 del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano di elevato interesse ambientale-paesaggistico, nonché in area con una elevata incidenza di incendi boschivi.
Il comando stazione Forestale di Sessa Cilento, allertato da alcuni cittadini, giunto sul posto, verificata la criticità dell’incendio, allertava le squadre della Comunità Montana, dei Vigili del Fuoco, volontari, richiedendo contestualmente l’intervento di un mezzo aereo della flotta nazionale della protezione civile.
L’incendio ha interessato la collina che sovrasta l’abitato di Pioppi, prevalentemente il versante che guarda il mare, a poca distanza dell’ex strada statale tratta Acciaroli-Casalvelino Marina.
Il versante interessato dal fuoco è costituito da essenze erbacee, misto a copertura arbustiva tipica della macchia mediterranea, fortemente degradata a causa dei frequenti incendi.
Il fuoco, inoltre, ha interessato il soprassuolo all’interno di un uliveto, propagandosi successivamente verso l’alto fino ad arrivare in cima al versante, scollinando fino a minacciare alcune abitazioni dell’abitato di Pioppi ed il residence “Olimpo” creando un fortissimo allarme sociale e minacciando la pubblica e privata incolumità.
Solo grazie all’intervento del mezzo aereo della Protezione Civile del tipo “Elitanga-Ericson” ed alle squadre presenti sull’incendio, opportunamente coordinati dalla Locale Stazione del Corpo Forestale dello Stato, si sono potute evitare ulteriori danni all’area boscata e alle infrastrutture presenti in zona.
Gli uomini del corpo forestale dello Stato, rientrato il pericolo, iniziavano una complessa attività d’indagine, avvalendosi anche del metodo delle evidenze Fisiche (messo a punto negli Stati Uniti e utilizzato dalla polizia Scientifica in Spagna e Portogallo nelle investigazioni sugli incendi boschivi n.d.r.) che consentiva il rinvenimento del punto di innesco dell’incendio.
Da quanto emerso dall’attività investigativa e dalle varie dichiarazioni delle persone informate sui fatti, veniva individuato quale responsabile del reato il Sig. D.V.G.B. di anni 29 che sentito a sommarie informazioni ammetteva essere l’autore del delitto, commesso con colpa per imperizia e negligenza nel procedere a lavori di decespugliamento e pulizia di residui vegetali a mezzo del fuoco.
Il responsabile dell’evento è stato deferito alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, per il reato di incendio boschivo colposo su aree protette.
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