Inchiesta Alfieri, cancellata la gara da 50 milioni della Fondovalle Calore

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Inchiesta Alfieri, cancellata la gara da 50 milioni della Fondovalle Calore

Ancora una battuta d’arresto per la Fondovalle Calore. A oltre trent’anni dall’inizio dei lavori, la strada che dovrebbe connettere importanti centri del Salernitano continua a subire ritardi e intoppi giudiziari. Dopo l’intervento della magistratura nell’inchiesta che coinvolge Franco Alfieri, presidente sospeso della Provincia e sindaco di Capaccio Paestum, è ora la seconda sezione del TAR di Salerno a congelare l’ultimo appalto per il lotto D-E, un progetto da quasi 50 milioni di euro. La decisione è stata presa in seguito al ricorso del Consorzio Fenix, arrivato secondo nella gara d’appalto, che ha contestato la regolarità dell’assegnazione all’associazione temporanea d’imprese Pagano-Santangelo-Santacroce.

Incongruenze fiscali e mancate verifiche

Nella sentenza pubblicata ieri, il TAR di Salerno ha accolto il ricorso del Consorzio Fenix, evidenziando diverse incongruenze nell’assegnazione dell’appalto. Il tribunale amministrativo ha rilevato che la commissione di gara, operante per l’ACaMiR (Agenzia Campana Mobilità Infrastrutture e Reti) per conto della Provincia, non avrebbe approfondito alcune irregolarità fiscali riscontrate nella società Santangelo, uno dei membri del consorzio vincitore. La normativa impone infatti che, di fronte a violazioni fiscali non ancora definitive, l’amministrazione aggiudicatrice valuti la capacità dell’azienda di far fronte agli oneri contrattuali e la sua affidabilità come operatore economico. Secondo il TAR, tale valutazione non è stata condotta: la commissione si è limitata a considerare “non rilevanti” le venti violazioni fiscali segnalate dall’Agenzia delle Entrate, senza ulteriori approfondimenti.

Il ricorso del Consorzio Fenix e l’annullamento dell’appalto

Il Consorzio Fenix, escluso in una prima istanza, ha avanzato un nuovo ricorso lamentando la mancanza di una verifica adeguata sulla posizione fiscale della Santangelo. Il TAR ha ritenuto che la stazione appaltante abbia omesso qualsiasi istruttoria a riguardo, limitandosi a citare un debito fiscale non rateizzato della società Santangelo di oltre 350mila euro. Tale situazione ha spinto i giudici ad accogliere le istanze di Fenix, annullando l’aggiudicazione dell’appalto del lotto D-E, un progetto che prevedeva la realizzazione del primo tratto della Fondovalle Calore, attraversando i comuni di Serre, Postiglione e Controne.

Il progetto Fondovalle e l’ombra dell’inchiesta giudiziaria

Al momento, l’unico tratto della Fondovalle Calore con un’assegnazione confermata è il lotto A-B, un segmento di circa 5 chilometri tra località Mainardi e la statale degli Alburni nel comune di Aquara, affidato al consorzio Pagano-Santangelo. Quest’ultimo è sotto la lente della Procura: secondo le ipotesi degli inquirenti, Alfieri avrebbe favorito, tramite subappalti, società vicine alla sua cerchia, tra cui la ditta Cogea dell’imprenditore Nicola Aulisio, indagato nella seconda fase dell’inchiesta.

Una strada bloccata tra giustizia e burocrazia

Questa nuova battuta d’arresto rischia di prolungare ulteriormente il completamento di una delle opere infrastrutturali più attese della provincia di Salerno. La Fondovalle Calore, pensata per facilitare i collegamenti nell’entroterra e sostenere lo sviluppo economico dell’area, sembra intrappolata in una serie di ricorsi, indagini e contenziosi. La comunità locale, stanca dei continui rinvii, attende che si faccia finalmente chiarezza sui lavori, in un contesto che appare sempre più intricato e sfidante per la realizzazione dell’opera.


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