Inchiesta Camerota, Cetrola: il ragioniere che aveva previsto gli arresti
| di RedazionePasquale Cetrola è il ragioniere a capo dell’ufficio Finanziario del Comune di Camerota che Antonio Troccoli e Antonio Romano, ritenuti dagli inquirenti «i capi dell’associazione per delinquere» smantellata nell’operazione Kamaraton giovedì mattina, volevano mandare via perchè «non corruttibile». Dalle 354 pagine dell’ordinanza firmata dal gip Sergio Marotta vengono fuori particolari agghiaccianti. E’ il caso della conversazione numero 2085 intercettata proprio all’interno dell’ufficio Ragioneria. E’ l’11 agosto del 2016. Cetrola, prima che venisse allontanato dal suo incarico, aveva manifestato le sue riserve in ordine alla legittimità della proroga concessa alla cooperativa San Marco. Una cooperativa al centro del filone per «la turbata libertà dell’incanto concernente l’affidamento dell’appalto del servizio di refezione scolastica». Amministratore di fatto della società, è Mattia Del Duca, fratello dell’allora vice sindaco Michele (finito ai domiciliari).
TROCCOLI «REGISTA» DEL «SISTEMA CAMEROTA»
«Per questa cooperativa San Marco mi sa che non ci sono soldi» afferma Cetrola. Subito la conferma di Lorenzo Calicchio, economo, raggiunto giovedì dalla misura cautelare del divieto di dimora a Camerota e dell’interdizione dai pubblici uffici per un anno: «Non ci sono soldi infatti…». «Ma poi questo fa la proroga dopo un anno…cioè noi…no prima della scadenza…» continua Calicchio. E qui la previsione di Cetrola che, accorgendosi dei «brogli», capisce che la situazione può diventare difficile per la posizione di alcuni soggetti: «A parte che non se ne può fare proroga! Questi prendono da sopra a 40 mila euro! Questo si vuole fare proprio giornate dentro! Pitto e chi viene appresso…azz e questa…».
IL FOTORACCONTO DELL’OPERAZIONE
Dalla documentazione acquisita dalla polizia giudiziaria si evince che Antonio Troccoli «turbava la gara per l’affidamento dell’appalto del servizio di refezione scolastica per l’anno 2014/2015 indetta dal Comune di Camerota» e «turbava» la stessa tipologia di gara «per l’anno scolastico 2016/2017» «con la determinazione dell’ufficio Affari Generali n.378-862 del 4.12.2015». La gara fu aggiudicata in via provvisoria dalla società cooperativa San Marco, successivamente il servizio, sempre in via provvisoria, fu affidato alla società cooperativa Progetto 2000, salvo poi annullare quest’ultima attribuzione al fine di assegnare nuovamente l’appalto alla società cooperativa San Marco.
CALCAGNILE, CAPITANO CARABINIERI: «TECNOLOGIA FONDAMENTALE»
«Stasera mi vedo con G. e ci devo andare dopo le otto…e poi vedremo come fare una cooperativa…devi partecipare! Anche perchè probabilmente mio fratello non riuscirà a partecipare al bando perchè hanno delle tasse arretrate non pagate, e se non paghi le tasse non puoi partecipare». Ad essere intercettato telefonicamente, questa volta, è il vice sindaco Michele Del Duca, che nella telefonata con una donna, esterna le sue preoccupazioni riguardo la partecipazione alla gara da parte del fratello Mattia. E’ il 25 agosto del 2016. «E quindi a questo punto preparerò una cooperativa, e adesso vedo S.C. domani…e massimo mettiamo altra persona, tre persone e facciamo una cooperativa, così puoi partecipare al bando…e ti sei presa una grande rivincita. G. sta fuori e la tua cooperativa vincerà…e poi affidarti la piscina da gestire». Dall’altro lato la donna tentenna: «Ma non voglio che G. sa che io c’entro con la mensa…io proprio che ora sono sempre contro questa rumena, io mi metto ora…». Ma il politico cerca di tranquillizzarla: «Calma! Fai parte della cooperativa…una cooperativa che non c’entra nè la rumena nè mio fratello, una cooperativa nuova! Una cosa a parte! E quindi poi la gestirai tu e metterai chi cazzo vuoi…». «Mio fratello la perde, perchè non può partecipare» dice Del Duca. Dall’altro lato della cornetta: «E mi fa piacere scusa! A me personalmente fa piacere, loro se lo merita…». E ancora: «Si, ma io non posso salvare ora tuo fratello».
PARLA IL PROCURATORE RICCI: «SISTEMA CRIMINALE»
Il giorno dell’aggiudicazione della gara, Antonio Troccoli e Mattia Del Duca, si sentono telefonicamente due volte. Una prima, «apparentemente, solo per salutarsi», una seconda per dirsi che «è tutto a posto».
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