Inchiesta sugli appalti pubblici, per Luca Cascone decade l’associazione a delinquere
| di Redazione
La sesta sezione penale della Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dai legali di Luca Cascone, consigliere regionale della Campania ed esponente vicino al presidente Vincenzo De Luca. La decisione comporta l’annullamento del decreto di sequestro probatorio emesso dal Tribunale del Riesame e il rinvio degli atti a una nuova valutazione.
Cascone è coinvolto nella seconda tranche dell’inchiesta sugli appalti pubblici che ha già interessato l’ex presidente della Provincia di Salerno ed ex sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri. La Procura di Salerno aveva disposto il sequestro di alcuni dispositivi informatici, ipotizzando un’associazione a delinquere finalizzata alla gestione pilotata degli appalti pubblici.
Il ricorso in Cassazione, presentato dagli avvocati Cecchino Cacciatore, Massimo Ferrandino e Franco Coppi, ha evidenziato carenze nella motivazione del decreto del Riesame. La Suprema Corte ha ritenuto fondate le osservazioni della difesa, disponendo una nuova analisi da parte del Tribunale della libertà.
Cascone ha commentato la notizia attraverso i social: «Spero che questo rappresenti l’inizio della risoluzione di una vicenda che mi ha coinvolto inaspettatamente. Confido nel lavoro della magistratura e nella possibilità di dimostrare la mia totale estraneità ai fatti».
Il consigliere ha anche espresso gratitudine verso i suoi avvocati e ha ribadito la volontà di continuare con serenità a collaborare con gli inquirenti per chiarire ogni aspetto della vicenda.
Avvisi di garanzia sono stati notificati anche a Franco Alfieri e ad altri soggetti, tra cui Andrea Campanile, ex staffista della Provincia di Salerno; il dirigente Angelo Michele Lizio; l’imprenditore Nicola Aulisio della società Cogea; alcuni funzionari del Comune di Capaccio Paestum, Federica Turi e Giovanni Vito Bello.
Le indagini riguardano, in particolare, le procedure di gara relative alla realizzazione della Fondovalle Calore e agli interventi ferroviari nell’area di Aversa e Capaccio Paestum.
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