Vallo della Lucania: caso Mastrogiovanni, l’autorità giudiziaria sequestra video. Ci sarebbero filmati agghiaccianti
| di Rito Ruggeri Le registrazioni effettuate dalle telecamere interne del reparto di psichiatria, utilizzate proprio per monitorare costantemente i pazienti sottoposti ai trattamenti, «sono state acquisite dalla magistratura». E’ questo il parere del comitato spontaneo nato dopo la scomparsa di Francesco Mastrogiovanni. «Per quello che siamo riusciti a sapere – rivela il promotore Tarallo – si tratta di immagini scioccanti. E, se le indiscrezioni trapelate sul contenuto di questi video dovessero essere confermate, sarebbe davvero grave. Francesco sarebbe stato legato e tenuto a letto per quattro giorni completamente a digiuno, fino al momento della morte. Vogliamo giustizia, non vendetta». A distanza di tre mesi dalla morte di Mastrogiovanni, il Cilento intero attende di sapere che cosa sia realmente accaduto in quella stanza del reparto di psichiatria .
«Insieme ai familiari di Francesco e ad un gruppo di vecchi amici – spiega Tarallo – ci siamo uniti in un comitato per far sentire la nostra voce. Non possiamo permettere che la morte di Francesco rimanga un caso irrisolto. Se ci sono delle responsabilitá – denuncia – vanno individuate e chi ha sbagliato deve pagare». Il maestro di Castelnuovo Cilento era deceduto dopo quattro giorni di ricovero. L’uomo venne trovato con profonde ferite ai polsi e alle caviglie che, secondo i periti, sarebbero state provocate da legacci di plastica rigida . «E’ impossibile restare in silenzio – denuncia Tarallo – il Cilento deve ribellarsi dinanzi a questa violenza e chiedere giustizia, proprio come sta accadendo in questi giorni in ben altri parti d’Italia per il caso Cucchi. La scomparsa di Francesco -evidenzia Tarallo – non è che l’ennesimo caso di morte misteriosa e violenta verificatasi in un struttura pubblica». Tarallo contesta anche la modalitá con cui il maestro di Castelnuovo era giunto in ospedale. Sul caso indaga la magistratura e, circa un mese fa, il direttore del Dipartimento di salute mentale dell’ex Asl Sa 3 era stato sospeso dall’incarico. La morte di Mastrogiovanni sarebbe avvenuta per infarto.
«Insieme ai familiari di Francesco e ad un gruppo di vecchi amici – spiega Tarallo – ci siamo uniti in un comitato per far sentire la nostra voce. Non possiamo permettere che la morte di Francesco rimanga un caso irrisolto. Se ci sono delle responsabilitá – denuncia – vanno individuate e chi ha sbagliato deve pagare». Il maestro di Castelnuovo Cilento era deceduto dopo quattro giorni di ricovero. L’uomo venne trovato con profonde ferite ai polsi e alle caviglie che, secondo i periti, sarebbero state provocate da legacci di plastica rigida . «E’ impossibile restare in silenzio – denuncia Tarallo – il Cilento deve ribellarsi dinanzi a questa violenza e chiedere giustizia, proprio come sta accadendo in questi giorni in ben altri parti d’Italia per il caso Cucchi. La scomparsa di Francesco -evidenzia Tarallo – non è che l’ennesimo caso di morte misteriosa e violenta verificatasi in un struttura pubblica». Tarallo contesta anche la modalitá con cui il maestro di Castelnuovo era giunto in ospedale. Sul caso indaga la magistratura e, circa un mese fa, il direttore del Dipartimento di salute mentale dell’ex Asl Sa 3 era stato sospeso dall’incarico. La morte di Mastrogiovanni sarebbe avvenuta per infarto.
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