Incidente Eboli: camionista indagato per omicidio stradale plurimo. Svincolo ‘killer’ in Procura
| di Luigi MartinoUn tragico incidente stradale si è verificato nella mattinata di giovedì allo svincolo autostradale sud di Eboli, noto come autostrada del Mediterraneo (A2). Un camion cisterna, guidato da un autista di Nocera Inferiore, ha travolto diverse auto e furgoni in fila, causando la morte degli avvocati Mario Valiante, 65 anni, e Wilma Fezza, 64 anni, e ferendo numerose altre persone.
Le prime analisi effettuate in ospedale sull’autista hanno escluso la presenza di alcol nel sangue. Ora, il conducente attende i risultati delle analisi tossicologiche, che saranno effettuate a Eboli e successivamente analizzate in un laboratorio più attrezzato a Salerno. Gli esiti saranno disponibili nei prossimi giorni.
Il camionista è indagato per omicidio stradale plurimo. Le circostanze dell’incidente restano ancora poco chiare. L’ipotesi di un colpo di sonno alle dieci di mattina è considerata improbabile. Gli investigatori, coordinati dal comandante della polizia stradale Antonio Quaranta, stanno verificando se l’autista stesse utilizzando il cellulare al momento dell’incidente.
La dinamica dell’incidente è terribile: il camionista ha colpito, schiacciato e ucciso i due avvocati, che si trovavano in fondo alla fila. Grazie alla loro frenata, sono stati evitati danni maggiori agli altri veicoli coinvolti. Mario e Wilma Valiante, rispettivamente di 65 e 64 anni, sono morti sul colpo, mentre gli altri coinvolti hanno riportato ferite lievi.
Lo svincolo sud di Eboli, spesso teatro di lunghe code sotto il sole cocente, è noto per essere una delle infrastrutture più pericolose della zona, nonostante le ripetute segnalazioni di pericolo e la necessità di riqualificazione. Le promesse di intervento non sono mai state mantenute a causa di pressioni politiche e interessi elettorali, lasciando inalterata una situazione che dura da oltre 25 anni.
L’incidente ha sollevato numerosi interrogativi sulla gestione del traffico e la sicurezza dell’area. I residenti e gli automobilisti si chiedono dov’erano i vigili urbani giovedì mattina e perché non siano stati presi provvedimenti per evitare l’imbuto creato all’incrocio con via San Vito Martire. La polizia stradale e il PM Antonio Cantarella stanno ora indagando sulle responsabilità di questo disastro.
L’uscita di Eboli è nota per la pericolosità delle sue code, spesso causate dall’affollamento di attività commerciali abusive lungo la strada. Nonostante i fondi disponibili dall’Anas, nessuna amministrazione comunale è riuscita a realizzare opere di miglioramento, lasciando la zona in una situazione di perenne rischio.
La comunità è sconvolta e in lutto per la perdita di Mario e Wilma Valiante. Molti raccontano di situazioni simili, vissute solo per un caso fortuito senza gravi conseguenze. Le testimonianze raccolte in questi giorni descrivono una realtà fatta di pericoli quotidiani e mancanza di interventi concreti da parte delle autorità.
Nel pomeriggio di ieri, un ulteriore incidente all’incrocio di via San Vito Martire ha causato nuovi disagi al traffico. Lo spazio limitato dalle attività abusive rende difficoltosa qualsiasi manovra, ma nessun sindaco ha mai affrontato seriamente il problema delle demolizioni necessarie per garantire la sicurezza stradale.
Il dolore per la perdita di due vite umane è immenso, ma resta la speranza che questa tragedia possa finalmente spingere le autorità a prendere provvedimenti concreti per migliorare la sicurezza allo svincolo sud di Eboli e prevenire ulteriori incidenti.
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