Incompatibilità Di Blasi, a Pisciotta tre consigli comunali in 3 mesi per discuterne
| di Marianna ValloneTre consigli in tre mesi per discutere della presunta incompatibilità del vicesindaco di Pisciotta, Sergio Di Biasi. Troppi per il gruppo d’opposizione ‘Una mano per Pisciotta’ secondo cui in sintesi ci sono problemi e questioni da risolvere quotidianamente. «Siamo fiduciosi che si ponga fine, nel rispetto della legge, alla querelle dell’incompatibilità, al fine di dedicare le sedute del consiglio comunale ad argomenti di maggiore interesse per la collettività», scrivono a margine di una nota stampa diramata in vista dell’assise del 25 settembre.
E’ stato il consigliere comunale di minoranza, Aniello Marsicano, lo scorso 28 giugno a sollevare il problema della presunta incompatibilità del consigliere comunale di maggioranza Di Blasi. «La richiesta di incompatibilità non era legata alle chiacchiere da bar – dice Marsicano – secondo le quali ci sarebbero stati delle pressioni in campagna elettorale sui dipendenti della Yele spa, costretti a votare per il dott. Sergio Di Blasi onde evitare il licenziamento; tanto meno alle voci di voto di scambio con conferimenti di incarichi legali. La richiesta di incompatibilità – chiarisce – era legata, semplicemente, alla violazione dell’art 63 comma 2 del D. Lgs. n 267 del 18/8/2000 in quanto il dott. Di Blasi ricopriva il ruolo di Direttore Generale della società Yele Spa, società partecipata dal Comune di Pisciotta per una quota superiore al 3%, come documentato dagli atti della società Yele SpA e dalla visura camerale della Cciaa di Salerno»
Nel corso del primo consiglio comunale è stata deliberata la convalida dell’elezione del consigliere Di Blasi in quanto si «riteneva l’incompatibilità non sussistente». Decisione che non ha fermato il consigliere Marsicano, che si è rivolto al prefetto di Salerno e al presidente dell’Anac sollecitando «un loro intervento a norma di legge». A questo ha fatto seguito anche l’intervento del deputato M5s, Angelo Tofalo, che il 1 agosto 2017 ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministero dell’Interno sull’incompatibilità del consigliere Di Blasi.
Un secondo consiglio comunale, il 18 settembre 2017, ha prodotto un nuovo «nulla di fatto», perché l’assemblea non ha deliberato sull’incompatibilità, in quanto «riteneva necessario ulteriori approfondimenti sulla compagine sociale della Società Yele SpA, – spiega Marsicano nella nota – al fine di appurare le effettive quote detenute dal Comune di Pisciotta, nonostante la documentazione prodotta dal gruppo consiliare di minoranza Una Mano per Pisciotta». Il 25 settembre si terrà la terza assise per discutere «per la terza volta in tre mesi dell’incompatibilità del consigliere Di Blasi», conclude la nota.
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