Indagini sui reati ambientali nel Cilento: dopo sequestro campeggio, verifiche si allargano
| di Luigi MartinoLe indagini sui reati ambientali lungo la costa del Cilento si intensificano e si estendono a nuove aree. Dopo il sequestro avvenuto ieri di una struttura ricettiva a San Mauro Cilento, i carabinieri Forestali del reparto Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano stanno ampliando le verifiche in altre località costiere.
L’operazione, che ha portato al blocco dei lavori in un’area di particolare pregio naturale e soggetta a rigidi vincoli paesaggistici, è stata condotta grazie a un’accurata ricognizione aerea effettuata con il supporto del nucleo elicotteri carabinieri di Pontecagnano. Durante l’ispezione, sono state individuate gravi irregolarità in una nota struttura ricettiva situata a soli 30 metri dalla battigia.
Violazioni scoperte e azioni legali
I carabinieri Forestali, in collaborazione con i tecnici della Soprintendenza di Salerno, hanno riscontrato lavori di movimentazione del terreno e scavi effettuati senza le necessarie autorizzazioni edilizie, ambientali e paesaggistiche. Tali interventi, destinati alla creazione di piazzole di sosta per casette mobili ad uso turistico, includevano opere di urbanizzazione primaria come la realizzazione di reti idriche ed elettriche.
Secondo quanto emerso, i lavori violavano il Piano Territoriale Paesistico del Cilento Costiero, che tutela rigorosamente queste aree per il loro valore naturalistico e paesaggistico. Le autorità hanno disposto il sequestro immediato di circa 1.000 metri quadrati di terreno, già alterati dalle operazioni di scavo.
Un fenomeno in espansione
Questa operazione non rimane un caso isolato. Le indagini, partite da San Mauro Cilento, stanno ora coinvolgendo altre aree della costa cilentana, con l’obiettivo di individuare ulteriori violazioni che minacciano il delicato equilibrio ambientale del territorio.
Le autorità stanno analizzando segnalazioni e dati provenienti da altre ricognizioni aeree e sopralluoghi mirati, mentre i presunti responsabili delle attività illecite già accertate sono stati deferiti alla Procura per violazioni delle normative edilizie e paesaggistiche.
Impatto sul territorio e reazioni
Le operazioni illegali stanno sollevando un’ondata di preoccupazione tra le associazioni ambientaliste e i cittadini del territorio, che temono un incremento delle speculazioni immobiliari a danno dell’ambiente. “È fondamentale preservare la bellezza e l’integrità del Cilento,” ha dichiarato un portavoce di un’organizzazione locale, aggiungendo che “l’intervento delle autorità è un segnale positivo, ma occorre maggiore vigilanza.”
Prospettive future
Con il rafforzamento delle indagini, si attendono ulteriori sviluppi nei prossimi giorni. L’obiettivo delle autorità è chiaro: porre un freno alle attività speculative e garantire la tutela di un patrimonio naturale che rappresenta una risorsa unica per il Cilento e per l’intero Paese.
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