Lauree false, perquisizioni pure a Pollica e Agropoli
| di RedazioneDieci avvisi di garanzia sono stati emessi dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia per un’inchiesta sulle lauree false; fra i nomi anche quello di Antonino Ciavarello, genero del più noto Totò Riina, capo dei capi di Cosa nostra, detenuto nel carcere di Milano in regime di 41 bis. L’uomo, da quanto accertato dagli investigatori, teneva stretti rapporti d’affari con un imprenditore romano al fine acquistare alcuni attestati di laurea.
Tra i destinatari dei provvedimenti, che sono stati eseguiti dai carabinieri di Vibo Valentia, nel Lazio, Campania, Lombardia, Puglia e Sicilia, moltissimi insospettabili identificati come compartecipi di un’associazione dedita alla produzione ed alla vendita, in tutto il territorio nazionale, di certificati di laurea falsi. Nell’operazione odierna sono stati impiegati oltre 100 uomini dell’Arma che hanno anche provveduto ad eseguire 15 perquisizioni nei comuni di Roma, Alatri, Gaeta, Latina, Pollica, Fondi, Corleone, Agropoli, Limbiate nonché presso gli atenei universitari di Messina e Bari, dove sono stati acquisiti interessanti documenti su alcune convenzioni stipulate tra quelle e università e la Moldavia per il riconoscimento delle lauree conseguite all’estero. Su questo settore infatti la ‘cricca’ aveva posto gli occhi ravvisando incredibili possibilità di guadagno giocando sulla convalida di lauree più o meno vere conseguite negli stati dell’Est Europa. Importantissima documentazione è stata anche rinvenuta all’interno delle sedi societarie dell’imprenditore romano Mario Festa, in cui gli uomini della Compagnia di Vibo Valentia hanno sequestrato decine di faldoni che potrebbero identificare numerosi altri falsi medici e professionisti che, nel passato, si erano rivolti all’uomo per ottenere la documentazione necessaria all’esercizio delle più disparate professioni senza averne titolo. Ora tutta la documentazione si trova all’esame della Procura della Repubblica di Vibo Valentia.
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