Radiolari: musica e immagini al Meeting Del Mare
| di Giuseppe GalatoD: Come mai la scelta di questo nome?
R: Il nome nasce cercando tra gli animali, i radiolari sono degli esseri unicellulari che vivono nel plancton marino, e leggendo la loro descrizione e le loro caratteristiche abbiamo ritrovato la nostra idea e il nostro approccio alla musica: sono invisibili e per vederli ci vuole un microscopio, (quindi per sentirci ci vuole uno strumento/mezzo che ci amplifica/ingrandisce) sono in mezzo al mare e vivono nelle onde e quando muoiono il loro scheletro si deposita nel fondo del mare e crea delle strutture simmetriche bellissime, l’armonia della natura che prende forma, quindi la casualità e la struttura come essere.
D: Siete mai state nel Cilento?
R: A suonare ufficialmente mai, personalmente sia io che Chiara in passato abbiamo goduto del vostro meraviglioso mare e della bella ospitalità, siamo felicissime di venire a suonare come dite voi "urlamare"
(a proposito abbiamo anche fatto una canzone "Urlamare" per l’occasione).
D: Come nasce il vostro progetto e com’è strutturato?
R: Più che un progetto è la nostra vita, nel senso che sia io che Chiara abbiamo un approccio naturale e di bisogno verso la musica, poi quello che succede succede, non abbiamo una strategia o un piano , c’è solo una reale voglia di costruire delle immagini invisibili con la musica, che possono in qualche modo creare dei luoghi, in cui accogliere gli altri.
D: Com’è essere un duo di donne in una scena musicale quasi comletamente maschile?
R: Diciamo che la nostra sensibilità femminile è stata sempre accolta con gentilezza e il nostro approccio un po’ diverso dal solito a volte è d’aiuto altre no, dipende da chi incontriamo.
D: Quali sono le vostre fonti di ispirazione?
R: Penso che ci ispiri la vita quotidiana, lo stare a galla ogni giorno, in questa Umbria che non ha mare.
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