«Io, turista veneto, nel Cilento per ripulire grotte e sentieri da rifiuti»
| di Redazione«Buongiorno, mi chiamo Martino Margoni e abito a Padova». Inizia così la lettera di un turista che ha deciso di trascorrere alcune settimane di relax nel Cilento, tra Palinuro, Marina di Camerota e San Giovanni a Piro, e ha documentato alcuni episodi che ha poi deciso di raccontare al giornale del Cilento. «Il motivo della mia lettera è il seguente – spiega Margoni -. Questo mese di settembre ho passato due stupende settimane di ferie in Cilento, e la scelta è stata influenzata dalla recente inaugurazione, da parte del ministro dell’Ambiente, del belvedere al pianoro di Ciolandrea, nel comune di San Giovanni a Piro. Ho fatto base a Palinuro e non c’è ovviamente bisogno che mi soffermi a descrivere le meraviglie del mare e del promontorio. Quindi vengo al dunque».
Dalle meravigliose bellezze della costa del Cilento, alla precisazione di Margoni corredata con tanto di fotografie. «Ho purtroppo notato che, già a poche centinaia di metri dai centri abitati, si incontra molta spazzatura, a causa di due diversi fattori. Il primo è l’inciviltà di alcuni, sia turisti che locali, che abbandonano rifiuti nei sentieri e lungo le strade, specialmente nelle piazzole di sosta, e questo purtroppo è un fenomeno comune a altre parti del Paese, anche se con inferiore frequenza e gravità. Il secondo è l’incomprensibile assenza di cassonetti lungo le strade, con il conseguente accumulo di sacchetti di spazzatura di fronte alle case, in particolare agli incroci, facile preda di animali che li rompono e spargono in contenuto in giro. Ho notato invece che la situazione delle spiagge, anche quelle libere, è generalmente buona, anche se i vari cartelli “Palinuro plastic free” che si incontrano in spiaggia inducono un triste sorriso, dal momento che i parcheggi limitrofi, usati dai bagnanti, sono pieni di rifiuti, anche quelli a pagamento che uno si aspetterebbe fossero tenuti meglio di quelli liberi (vedi per esempio il parcheggio della spiaggia dell’arco naturale di Palinuro). Io provo una sofferenza quasi fisica in queste situazioni e, quando la quantità di spazzatura è gestibile da me solo, la raccolgo e la conferisco correttamente. Per inciso questo lo faccio anche dalle mie parti, ad esempio in agosto ho ripulito con alcuni amici la spiaggia di Ca’ Roman, oasi della Lipu sull’isola di Pellestrina, in comune di Venezia».
«Vi allego alcune foto – continua indignato il turista -. Questo è un esempio della situazione lungo il percorso per raggiungere la spiaggia della Marinella a Palinuro:»
«E questo è quello che ho raccolto in una grotta raggiungibile a nuoto a Marina di Camerota. In queso caso probabilmente gran parte della plastica è stata accumulata in fondo alla grotta dall’azione del mare:»
«Per concludere, pur consapevole dei problemi che affliggono il nostro mezzogiorno relativamente allo smaltimento dei rifiuti, vorrei tanto che queste cose cambiassero, e vorrei il vostro supporto nel tentativo di sensibilizzare le istituzioni. Se si vuole incrementare il turismo di qualità in queste zone, è ovvio che questi problemi devono essere risolti, perché l’impatto visivo di questa immondizia lungo le strade rovina notevolmente in chiunque il piacere di osservare i meravigliosi scenari ambientali, senza contare le possibili ripercussioni sulla salute. Non vi nascondo che la sera che sono arrivato ho pensato di tornare a casa il giorno dopo, ne ho parlato a mia moglie, e abbiamo deciso di prenderci un paio di giorni per decidere, poi abbiamo visto le bellezze del luogo e siamo rimasti. Per fortuna, perché la vacanza è stata molto bella. Dal momento che in alcuni comuni, come a Marina di Camerota, la situazione è decisamente migliore che a Palinuro, perché la pulizia non viene limitata al centro, ma viene estesa anche alle strade periferiche, questo significa che alcune amministrazioni potrebbero fare di più» chiosa il turista.
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